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Utente Cancellato 1354
Ospite
Mi occupo di consulenze tecniche e spesso mi capita di visitare i clienti a domicilio.
In questi casi,quasi sempre conosco del mio cliente il nome proprio e la ditta:
"Beppe della ditta AlfaBeta",e quasi sempre il citofono è numerico
(senza nomi\cognomi) cosiccome sulla porta NON c'è proprio nulla,
nè nome della ditta,nè nome di persona,nè numero.
Io prendo contatti telefonici,suono il citofono al numero indicato e seguo le indicazioni circa scala\piano etc.
Spesso mi capita di imbattermi in "sedicenti portinai",che sbucano dal nulla DOPO che già mi è stato aperto tramite citofono,rigorosamente senza "Cartellini" di ricononoscimento ma muniti di grande arroganza e maleducazione,nonchè ignoraza della lingua italiana,che pretendono di fermarmi fisicamente (e per qualche istante lo fanno) e pretendono da me di sapere "da chi deve andare",
laddove si può dire che nemmeno io lo so realmente...
ma so per certo che qualcuno mi ha aperto e mi attende per un lavoro concordato.
I tentativi di spiegare "Vado da Beppe,ditta AlfaBeta,citofono 2,piano\ scala etc.."
puntualmente si risolvono in occhiate di sospetto e accese discussioni perchè:
"Non l'ho mai sentito" "A quella scala non cè nessuna ditta"
E magari è anche vero,ho sbagliato io,ma il "portinaio" che pretende di interrogarmi NON saprebbe aiutarmi a cercare la persona,quindi devo riprendere il telefono e farla intervenire soprattutto per calmare il "portinaio",perchè la strada,con un pò di pazienza,l'ho sempre trovata da solo o chiedendo a qualcuno.
Ultimamente mi sono stancato di pertite di tempo con "portinai" che ripeto,faticano ad esprimersi in lingua italiana e fanno perdere tempo e causano irritanti discussioni,e alle loro domande li invito a seguirmi e vedere dove vado senza farmi perdere tempo,se hanno dei dubbi,ma non accetto "il fermo di polizia giudiziaria".
Mi risulta infatti che,il "portinaio",a parte l'indiscusso dovere di vigilanza,
NON abbia POTERE di porre in essere misure coercitive,se non in caso di conclamato pericolo
(come qualsiasi privato cittadino quale anch'egli è);
Mi risulta che NON abbia requisiti di guardia giurata nè tantomeno poteri di polizia giudiziaria o privilegio dell'uso della forza
(ripeto,salvo il caso di conclamato pericolo);
Pertanto,il suo "Mal pensare","la sua diffidenza",il suo timore che chi accede sia disonesto
(nonostante le molteplici porte e cancelli che si devono aprire dall'interno ),
il suo timore che l'accesso sia avvenuto in modo illecito,
non lo autorizza a fermare ed interrogare la persona per il tempo e il modo che a lui necessita per convincersi(complicato dall'ignoranza della lingua italiana e anche a volte da una ignoranza generalizzata)
nè e mettere in pratica misure coercitive maggiori.
Fra i suoi compiti cè la vigilanza,questo è chiaro,ma di per sè questo non gli conferisce poteri escutivi sulle altre persone.
Oppure si?
E in virtù di quale preciso articolo di legge avrebbe quali poteri?
Sono curioso,ma ripeto,mi interessano notizie precise,articoli di legge,sentenze,non opinioni del tipo :
"E' il suo mestiere chiedere dove vai"
Perchè altrettanto semplicemente rispondo:
"Se non glielo dico,o se lui non capisce,o se lui diffida...?
Quale legge lo autorizza a fermarmi con la forza,laddove io ho un appuntamento con un residente che mi ha aperto apposta per quel motivo?
Il fatto che il "portinaio" non si convinca e diffidi è un suo problema.
La diffidenza in sè non è nemmeno una garanzia di corretta vigilanza laddove si risolva in inutili perdite di tempo."
E poi,non esisterebbe una legge che garantisce la privacy ?
Ossia se io non ti piaccio,seguimi e vedi dove vado,non posso impedirtelo.
Ma se TU,"Portinaio",non piaci a a me,sei privo di cartellino e non so nemmeno se sei davvero il "Portinaio",
non parli nemmeno italiano e sei arrogante e maleducato,perchè io devo perdere tempo a darti informazioni?
Ed a CHI sto affidando le mie informazioni?
Magari non era nemmeno il "portinaio vero" ma un'amico poco-di-buono che lo aiuta....
(e non mi sto riferendo solo a stranieri,ci sono anche italiani semianalfabeti,ignoranti,maleducati e poco-di-buono)
E perchè devo accettare di essere "bloccato" da te ?
Mi sembra di aver ripetuto anche troppe volte i concetti per renderli più chiari,ripeto ancora che mi interessano NON le opinioni ma i riferimenti di legge.
Cordiali Saluti
In questi casi,quasi sempre conosco del mio cliente il nome proprio e la ditta:
"Beppe della ditta AlfaBeta",e quasi sempre il citofono è numerico
(senza nomi\cognomi) cosiccome sulla porta NON c'è proprio nulla,
nè nome della ditta,nè nome di persona,nè numero.
Io prendo contatti telefonici,suono il citofono al numero indicato e seguo le indicazioni circa scala\piano etc.
Spesso mi capita di imbattermi in "sedicenti portinai",che sbucano dal nulla DOPO che già mi è stato aperto tramite citofono,rigorosamente senza "Cartellini" di ricononoscimento ma muniti di grande arroganza e maleducazione,nonchè ignoraza della lingua italiana,che pretendono di fermarmi fisicamente (e per qualche istante lo fanno) e pretendono da me di sapere "da chi deve andare",
laddove si può dire che nemmeno io lo so realmente...
ma so per certo che qualcuno mi ha aperto e mi attende per un lavoro concordato.
I tentativi di spiegare "Vado da Beppe,ditta AlfaBeta,citofono 2,piano\ scala etc.."
puntualmente si risolvono in occhiate di sospetto e accese discussioni perchè:
"Non l'ho mai sentito" "A quella scala non cè nessuna ditta"
E magari è anche vero,ho sbagliato io,ma il "portinaio" che pretende di interrogarmi NON saprebbe aiutarmi a cercare la persona,quindi devo riprendere il telefono e farla intervenire soprattutto per calmare il "portinaio",perchè la strada,con un pò di pazienza,l'ho sempre trovata da solo o chiedendo a qualcuno.
Ultimamente mi sono stancato di pertite di tempo con "portinai" che ripeto,faticano ad esprimersi in lingua italiana e fanno perdere tempo e causano irritanti discussioni,e alle loro domande li invito a seguirmi e vedere dove vado senza farmi perdere tempo,se hanno dei dubbi,ma non accetto "il fermo di polizia giudiziaria".
Mi risulta infatti che,il "portinaio",a parte l'indiscusso dovere di vigilanza,
NON abbia POTERE di porre in essere misure coercitive,se non in caso di conclamato pericolo
(come qualsiasi privato cittadino quale anch'egli è);
Mi risulta che NON abbia requisiti di guardia giurata nè tantomeno poteri di polizia giudiziaria o privilegio dell'uso della forza
(ripeto,salvo il caso di conclamato pericolo);
Pertanto,il suo "Mal pensare","la sua diffidenza",il suo timore che chi accede sia disonesto
(nonostante le molteplici porte e cancelli che si devono aprire dall'interno ),
il suo timore che l'accesso sia avvenuto in modo illecito,
non lo autorizza a fermare ed interrogare la persona per il tempo e il modo che a lui necessita per convincersi(complicato dall'ignoranza della lingua italiana e anche a volte da una ignoranza generalizzata)
nè e mettere in pratica misure coercitive maggiori.
Fra i suoi compiti cè la vigilanza,questo è chiaro,ma di per sè questo non gli conferisce poteri escutivi sulle altre persone.
Oppure si?
E in virtù di quale preciso articolo di legge avrebbe quali poteri?
Sono curioso,ma ripeto,mi interessano notizie precise,articoli di legge,sentenze,non opinioni del tipo :
"E' il suo mestiere chiedere dove vai"
Perchè altrettanto semplicemente rispondo:
"Se non glielo dico,o se lui non capisce,o se lui diffida...?
Quale legge lo autorizza a fermarmi con la forza,laddove io ho un appuntamento con un residente che mi ha aperto apposta per quel motivo?
Il fatto che il "portinaio" non si convinca e diffidi è un suo problema.
La diffidenza in sè non è nemmeno una garanzia di corretta vigilanza laddove si risolva in inutili perdite di tempo."
E poi,non esisterebbe una legge che garantisce la privacy ?
Ossia se io non ti piaccio,seguimi e vedi dove vado,non posso impedirtelo.
Ma se TU,"Portinaio",non piaci a a me,sei privo di cartellino e non so nemmeno se sei davvero il "Portinaio",
non parli nemmeno italiano e sei arrogante e maleducato,perchè io devo perdere tempo a darti informazioni?
Ed a CHI sto affidando le mie informazioni?
Magari non era nemmeno il "portinaio vero" ma un'amico poco-di-buono che lo aiuta....
(e non mi sto riferendo solo a stranieri,ci sono anche italiani semianalfabeti,ignoranti,maleducati e poco-di-buono)
E perchè devo accettare di essere "bloccato" da te ?
Mi sembra di aver ripetuto anche troppe volte i concetti per renderli più chiari,ripeto ancora che mi interessano NON le opinioni ma i riferimenti di legge.
Cordiali Saluti