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- Condòmino proprietario
Buonasera, vorrei sapere se mi è possibile distaccarmi dal consumo dell’acqua fredda del mio condominio, premetto che ho unito due piccoli appartamenti contigui che appartengono a due condòmini diversi, ma uniti in un unico stabile, che quindi hanno due gestioni diverse. Potrei tramite un tubo unirli anche nella gestione del consumo dell’acqua. facendo capo così ad uno dei, il cui contatore contabilizzerebbe tutti i consumi.
L’esigenza nasce dal fatto che in uno dei due condòmini a cui appartiene il mio appartamento, il mio consumo effettivo di acqua è irrisorio se non trascurabile. Nonostante le mie rimostranze, però, si continua decidere di lasciare invariata una quota fissa di consumo d’acqua di 80 metri cubi, sia che li si consumi o meno. Naturalmente tutti dispongono di contatore d’acqua personale, quindi volendo si potrebbe pagare secondo consumo senza soglia minima obbligatoria, ma la maggioranza ritiene che questo per loro non sarebbe conveniente, perché aumenterebbe la cifra unitaria a metro cubo pattuita con l’acquedotto. Ora mi ritrovo a pagare per pochi litri d’acqua quasi trecento euro all’anno. Visto che il problema non si risolve, mi chiedo se non sia possibile staccarmi dall’utenza di quel condòmino per collegarmi interamente all’altro che non utilizza soglie minime, ma solo il pagamento di quanto si consuma. Tecnicamente la cosa sarebbe molto semplice, naturalmente non mi sottrarrei alle spese per il mantenimento della conduttura dell’acqua da cui mi distaccherei. In poche parole, visto che l’Amministratrice mi dice che non posso fare nulla e che debbo subire questa situazione voluta dalla maggioranza, che oltretutto non incoraggia il risparmio d’acqua ma lo sperpero, cosa posso fare secondo la legge?
L’esigenza nasce dal fatto che in uno dei due condòmini a cui appartiene il mio appartamento, il mio consumo effettivo di acqua è irrisorio se non trascurabile. Nonostante le mie rimostranze, però, si continua decidere di lasciare invariata una quota fissa di consumo d’acqua di 80 metri cubi, sia che li si consumi o meno. Naturalmente tutti dispongono di contatore d’acqua personale, quindi volendo si potrebbe pagare secondo consumo senza soglia minima obbligatoria, ma la maggioranza ritiene che questo per loro non sarebbe conveniente, perché aumenterebbe la cifra unitaria a metro cubo pattuita con l’acquedotto. Ora mi ritrovo a pagare per pochi litri d’acqua quasi trecento euro all’anno. Visto che il problema non si risolve, mi chiedo se non sia possibile staccarmi dall’utenza di quel condòmino per collegarmi interamente all’altro che non utilizza soglie minime, ma solo il pagamento di quanto si consuma. Tecnicamente la cosa sarebbe molto semplice, naturalmente non mi sottrarrei alle spese per il mantenimento della conduttura dell’acqua da cui mi distaccherei. In poche parole, visto che l’Amministratrice mi dice che non posso fare nulla e che debbo subire questa situazione voluta dalla maggioranza, che oltretutto non incoraggia il risparmio d’acqua ma lo sperpero, cosa posso fare secondo la legge?