christian1979
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Buongiorno a tutti,
sono un pubblicista, mi occupo di articoli su energia rinnovabile e sul piano sportivo di pallavolo. Volevo intraprendere parallelamente (dato che il lavoro da pubblicista da solo non ti fa vivere) la professione di amministratore di condominio, aprendo partita IVA e studio con mia moglie che è architetto. Purtroppo però non ho studi tecnici di settore, ho visto che è preferibile essere diplomati in ragioneria o all'istituto tecnico per geometri, io sono diplomato allo scientifico e laureato in geografia, quindi non ho competenze ne tecniche ne amministrative, se non quelle da autodidatta che ho imparato grazie ad articoli su temi tecnici riguardanti le bio energie e le agevolazioni fiscali. Questo può essere un grosso handicap?
Inoltre ho visto che ci sono una miriade di corsi... per l'abilitazione alla professione (le famose 72 ore), che sono quasi tutti fatti da associazioni a cui poi si deve rimanere associati (e non costano poco). A questo punto volevo sapere se realmente queste associazioni sono utili o meno, ovvero, serve rimanervi associato? Io purtroppo non mi fido molto di queste cose. Io vorrei fare il corso presso un buon ente accreditato (preferirei studi legali o commercialisti, nonché ordini professionali come quello degli architetti o il collegio geometri, se li fanno), per poi fare tirocinio gratuito da qualche amministratore per imparare, non so se c'è qualcuno nel forum che cerca un tirocinante nella zona di Maccarese/Portuense/Roma, ecc.
L'ultimo quesito riguarda il mercato di riferimento. So che diverse migliaia di persone si sono buttate su questa professione, e ho paura che il mercato sia saturo. Certo non tutte la continueranno (la gente si stanca spesso), ma vorrei avere ben chiara la situazione del mercato degli amministratori di immobili, qualcuno di voi può rendermela chiara?
Grazie a tutti in anticipo
Christian
sono un pubblicista, mi occupo di articoli su energia rinnovabile e sul piano sportivo di pallavolo. Volevo intraprendere parallelamente (dato che il lavoro da pubblicista da solo non ti fa vivere) la professione di amministratore di condominio, aprendo partita IVA e studio con mia moglie che è architetto. Purtroppo però non ho studi tecnici di settore, ho visto che è preferibile essere diplomati in ragioneria o all'istituto tecnico per geometri, io sono diplomato allo scientifico e laureato in geografia, quindi non ho competenze ne tecniche ne amministrative, se non quelle da autodidatta che ho imparato grazie ad articoli su temi tecnici riguardanti le bio energie e le agevolazioni fiscali. Questo può essere un grosso handicap?
Inoltre ho visto che ci sono una miriade di corsi... per l'abilitazione alla professione (le famose 72 ore), che sono quasi tutti fatti da associazioni a cui poi si deve rimanere associati (e non costano poco). A questo punto volevo sapere se realmente queste associazioni sono utili o meno, ovvero, serve rimanervi associato? Io purtroppo non mi fido molto di queste cose. Io vorrei fare il corso presso un buon ente accreditato (preferirei studi legali o commercialisti, nonché ordini professionali come quello degli architetti o il collegio geometri, se li fanno), per poi fare tirocinio gratuito da qualche amministratore per imparare, non so se c'è qualcuno nel forum che cerca un tirocinante nella zona di Maccarese/Portuense/Roma, ecc.
L'ultimo quesito riguarda il mercato di riferimento. So che diverse migliaia di persone si sono buttate su questa professione, e ho paura che il mercato sia saturo. Certo non tutte la continueranno (la gente si stanca spesso), ma vorrei avere ben chiara la situazione del mercato degli amministratori di immobili, qualcuno di voi può rendermela chiara?
Grazie a tutti in anticipo
Christian