Eccomi... provo a rispondere a tutto
Mi rendo conto che la faccenda è lunga e articolata, io provo ad essere chiaro e sintetico ma sicuramente non riesco su tutto... Dopo la delibera oggetto di questa discussione abbiamo ricevuto un prospetto con le "rate" da pagare e le relative scadenze. Noi abbiamo subito chiesto chiarimenti e una maggiore attenzione a quanto da noi realmente dovuto visto che non facevamo più parte del condominio e soprattutto visto che la cifra richiesta si basava su un documento evidentemente non corretto. Abbiamo chiesto in tutti i modi anche avvalendoci di un avvocato (che è ancora coinvolto) ma non abbiamo mai ricevuto risposte. Le uniche comunicazioni che ci sono arrivate (come ho già detto) sono stati i solleciti di pagamento prima e l'ingiunzione di pagamento poi. Ovviamente noi ci siamo opposti all'ingiunzione e la data fissata per la prima udienza è a giugno.
L'avvocato ha preparato bene l'opposizione ma ci consiglia, se possibile, di chiudere prima di andare in giudizio perché davanti al giudice non sempre prevale la "ragione", possono uscire cavilli legali o interpretazioni che possono ribaltare situazioni che sembrano scontate e complicare la faccenda con la conseguenza, nella migliore delle ipotesi, di allungare tempi e costi. Quello che vi chiedo e su cui il mio avvocato non sa darmi risposta certa se non quello che potrebbe ipotizzare per "buon senso", è se LA DELIBERA CI VINCOLA perché con il nuovo amministratore (è subentrato a gennaio) siamo riusciti ad aprire un dialogo. Ora siamo in attesa che lui ci invii queste "pezze d'appoggio" per documentare il nostro debito ma è sparito da settimane e a sorpresa, invece delle pezze d'appoggio, abbiamo ricevuto la "comparsa di costituzione e risposta" dove ribadiscono in sostanza che la cifra da pagare è quella deliberata e quindi non sono tenuti a fornirci altra documentazione.
Vista l'iniziale disponibilità dell'amministratore e la nostra volontà dichiarata di raggiungere un accordo anche alle condizioni da lui ritenute corrette, non riesco a spiegarmi cosa l'abbia portato a sparire per settimane per poi farci pervenire questo atto ostile. L'unica spiegazione potrebbe essere che non abbia pezze d'appoggio e non voglia darci questa informazione.
"Appare una vostra "noncuranza" nella gestione iniziale" (non mi prende la citazione)
Confermatissimo! Noi non avevamo rapporti con il condominio, era l'usufruttuario a seguire tutto, non sapevamo nulla della situazione.
Ci abbiamo provato in tutti i modi sia noi che il compratore usufruttuario che aveva rapporti con l'amministrazione ma l'amministrazione era latitante già da mesi (forse era già scappato con i soldi sottratti al condominio). Abbiamo dovuto chiedere al notaio la disponibilità ad effettuare comunque il rogito anche in assenza della "liberatoria", cosa che ha fatto solo in considerazione del fatto che il compratore era l'usufruttuario e quindi perfettamente a conoscenza della situazione.
Ottimo consiglio grazie, credo però che sia un'opzione da valutare se viene meno il loro tentativo di vincolarci alla delibera.
Questo mi conforta, grazie, che tu sappia possiamo fare riferimento a qualche legge o sentenza a sostegno di ciò?
Posso verificare, che differenza farebbe?
Grazie a tutti per le risposte