Buon giorno.
Non esiste alcun riferimento legislativo che determini o regoli i compensi degli amministratori. Ad ogni conferimento/rinnovo dell'incarico, l'amministratore deve presentare il proprio tariffario che viene approvato dall'assemblea congiuntamente al conferimento dell'incarico ed allegato alla delibera stessa.
Questo tariffario dovrà prevedere i suoi compensi sia ordinari che straordinari.
Diversamente, l'amministratore incaricato, potrà fornire detto tariffario anche in fase si accettazione dell'incarico.
Qualora non si verifichino le circostanze su indicate, la delibera d'incarico è nulla.
Ciò significa che è impugnabile da chiunque in qualsiasi momento.
Se il compenso straordinario non era previsto all'interno del tariffario, occorrerà concordarlo nel momento in cui si andrà a deliberare l'intervento stesso. Nulla vieta che anche in quella fase, in assenza di un a accordo, l'amministratore possa essere revocato e conferito incarico ad un altro professionista.
Vi invito comunque a riflettere sul fatto che interventi di carattere straordinario in un condominio, posso essere anche complessi e richiedere un impegno extra notevole per l'amministratore, sia in termini di attività che di responsabilità (soprattutto se seguirà le cose come si deve) e questo deve essere riconosciuto e adeguatamente remunerato.