Ti capisco, ma qui si sono invertiti i ruoli, soprattutto se vuoi fare il lavoro sfruttando lo sconto in fattura. Mentre in condizioni normali erano le imprese che si facevano in quattro per essere scelte per eseguire un intervento importante, oggi la questione si è rovesciata perchè hanno commesse fin sopra le orecchie e quindi impongono "il loro passo" e se non ti va bene, ti dicono di rivolgiti altrove (se va bene, altrimenti spariscono e non si fanno più sentire).
I bonus hanno drogato il mercato sia in termini di prezzi che sono schizzati, sia di "rapporti di forza" in fase contrattuale che si sono rovesciati.
Gli amministratori si trovano fra l'incudine, rappresentato da questa situazione, ed il martello, rappresentato dai condòmini che insistono e fanno pressione per procedere coi lavori.
Tu scrivi da Pavia. Non credo che in quella realtà non ci siano esempi di operazioni ben eseguite sotto tutti i punti di vista. Aziende presenti sul territorio da molti anni, offrono una certa garanzia di serietà nel lavoro e quindi possono anche essere meritevoli di una certa fiducia. In ogni caso, se ci sono questioni che non ti rassicurano fino in fondo, sottoponile all'assemblea in modo che sia chiaro nel verbale ciò che stanno deliberando e i potenziali problemi che possano insorgere in futuro. In questo modo, se non altro, non potranno dire che l'amministratore "non ce l'aveva detto".