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Vorrei sottoporre il mio caso.

Ho richiesto, all'amministratore, il permesso di chiudere completamente, a mo di veranda, ( con una struttura

in alluminio e vetro dim. m. 3,90 x 1,40) un balcone  della facciata retrostante che da nel cortile condominiale.

Il palazzo è del 1974, in periferia di Firenze e non è di pregio. A permesso ottenuto prenderò un professionista.

L'amministratore mi preavverte che una parte dei condòmini (l'assemblea generale si terrà a breve) si oppone.

Io gli faccio notare che esistono già due condòmini che hanno messo delle strutture analoghe. Uno mettendo

delle pareti ad angolo e l'altro facendo una chiusura completa di una porzione del balcone.

Ora queste strutture esistono da diverso tempo prima che arrivassi io e presumo che abbiano ottenuto il permesso, e se no non l'hanno mai contestato.

L'amministratore, che non era al corrente di queste due situazioni avvenute prima del suo ingresso, mi dice che

potrebbero opporsi perché la mia struttura è più grande, perché altera la facciata retrostante, perché tocca il decoro, i millesimi, ecc. ecc.

Ora Vi chiedo se possono fare differenza la mia situazione da quella esistente per opporre un rifiuto  in base

alla grandezza o vale il principio che l'assemblea abbia concesso o tollerato l'esecuzione.

Non credo che l'assemblea l'abbia concesso (se l'ha concesso, chiederò eventuale verbale) con limiti di misura.

In attesa di un Vostro parere, Anna Maria.


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