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Spiego la situazione: nel mio condominio al lago (seconde case) hanno deliberato qualche mese fa l’approvazione dell’incarico per lo studio di fattibilità  del 110%. Io ero e sono contraria, perché l’efficientamento energetico di seconde case estive , per lo più  prive di riscaldamento, mi pare un enorme spreco di risorse pubbliche. Un vero magna magna…

Ora ricevo, in qualità di consigliere, una mail in cui l’amministratore dice che lo studio di Architettura incaricato ha preparato lo studio di fattibilità, e si appresta a presentare la Cilas.

È possibile la presentazione senza nessuna approvazione dell’assemblea, senza che sia stato discusso lo studio di fattibilità, senza che i condòmini si siano espressi sulla concreta intenzione di eseguire i lavori ?

Capisco che vogliano presentare la Cilas in fretta e furia, per rientrare nelle tempistiche del nuovo decreto, ma a me pare una forzatura e una illegalità.

Se presentano la Cilas senza avere mandato dell’assemblea , ma solo con l’ok dell’amministratore, si rischia di non ottemperare le due condizioni del nuovo decreto, cioè delibera assemblea e Cilas entro il 25 novembre ?

Una delibera ex post può essere ritenuta condizione sufficiente ?

Che responsabilità ha l’amministratore ?


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