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Non ne aveva il potere e tal "nomina" è nulla ...salvo che quello che al momento era l'unico altro condòmino abbia espresso approvazione (o sia stato fatto successivamente quando si sono aggiunti altri).





Se la nomina era "illegale" ...allora era nulla e nei fatti nemmeno avrebbe diritto al compenso.

La Legge prevede un iter preciso per la validità della nomina (per esempio all'atto o prima dell'accettazione dell'incarico il candidato deve aver presentato una offerta dettagliata del proprio compenso) pena la nullità della nomina.


Da valutare quindi cosa sia stato approvato o meno...se irregolare non servirebbe nemmeno la revoca.

In ogni caso la nomina di un nuovo amministratore di fatto revoca il preesistente.



P.s.

È improprio usare il termine "unanimità dei presenti"...non significa nulla visto che potrebbero votare unanimi i presenti con 400 millesimi e la delibera non sarebbe (condizionale) valida perché maggioranza insufficente.

Quando si usa "unanimità" s'intende 1000/1000.

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