Ad inizio 2017 è stato costituito legalmente (persona giuridica) il condominio e nell'immediatezza si è tenuta la prima assemblea nel corso della quale è stato approvato il regolamento condominiale che non prevede alcunché per quanto riguarda la ripartizione delle spese.
Nel corso dell'anno 2017 l'energia elettrica, senza mai portare in discussione l'argomento in assemblea, è stata ripartita per scelta dell'amministratore con la tabella "scale ed ascensore" (malgrado ci sia illuminazione esterna del cortile condominiale (15 plafoniere)+cancello al passo carrabile+autoclave+citofono+impianto tv centralizzato+illuminazione cantine/garage non fruite da tutti) penalizzando così notevolmente quelli pei piani alti dello stabile.
Ad inizio 2018 è stato ancora una volta proposto ed approvato in assemblea all'unanimità dei presenti (950/1000) il riparto preventivo con l'energia elettrica ripartita ancora una volta per come sopra senza alcun distinguo.
A marzo 2018 ho acquistato una unità immobiliare ubicata all'ultimo piano dello stabile e naturalmente l'addebito abnorme di energia elettrica condominiale addebitato a me e ad altri condòmini dei piani alti sensibilizzati sul problema non ci va giù (in 4 abbiamo un addebito pari al 45% dell'energia elettrica di tutto il condominio composto da 20 unità immobiliare).
Visto che si tratta di delibera assembleare di approvazione di un riparto spese effettuato modificando i criteri legali (art. 1123 c.c.) di ripartizione senza il consenso di tutti i condòmini (1000/1000) si può fare qualcosa e cosa per rendere nulla quella delibera e procedere dall'anno in corso con la ripartizione delle spese a norma di legge?
Ringrazio anticipatamente per la Vostra attenzione.
Nel corso dell'anno 2017 l'energia elettrica, senza mai portare in discussione l'argomento in assemblea, è stata ripartita per scelta dell'amministratore con la tabella "scale ed ascensore" (malgrado ci sia illuminazione esterna del cortile condominiale (15 plafoniere)+cancello al passo carrabile+autoclave+citofono+impianto tv centralizzato+illuminazione cantine/garage non fruite da tutti) penalizzando così notevolmente quelli pei piani alti dello stabile.
Ad inizio 2018 è stato ancora una volta proposto ed approvato in assemblea all'unanimità dei presenti (950/1000) il riparto preventivo con l'energia elettrica ripartita ancora una volta per come sopra senza alcun distinguo.
A marzo 2018 ho acquistato una unità immobiliare ubicata all'ultimo piano dello stabile e naturalmente l'addebito abnorme di energia elettrica condominiale addebitato a me e ad altri condòmini dei piani alti sensibilizzati sul problema non ci va giù (in 4 abbiamo un addebito pari al 45% dell'energia elettrica di tutto il condominio composto da 20 unità immobiliare).
Visto che si tratta di delibera assembleare di approvazione di un riparto spese effettuato modificando i criteri legali (art. 1123 c.c.) di ripartizione senza il consenso di tutti i condòmini (1000/1000) si può fare qualcosa e cosa per rendere nulla quella delibera e procedere dall'anno in corso con la ripartizione delle spese a norma di legge?
Ringrazio anticipatamente per la Vostra attenzione.