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Tale era quanto si poteva intuire dalle premesse...appunto per questo mi ostino a spiegare che bisogna essere sempre chiari e precisi nelle esposizioni e nelle domande.




A nulla rileva al fine di un eventuale danno per collisione.





Ha fornito perizia di CTP comprovante l'impossibilità di accedere alla suo "post auto" ad uso esclusivo?

Può essere che il Giudice non abbia ben valutato tale impedimento...ma presentarsi in causa solo sul proprio convincimento non è certo un buon viatico per aver sentenza favorevole.

Se intende proseguire in appello deve munirsi di prove più consistenti che le sue semplici parole o delle foto poco rappresentative.


Se ci fosse un pericolo di crollo del palazzo non basterebbe la sua parola e nemmeno una foto...serve il parere di un tecnico (che ovviamente bisogna pagare).

Presentato tale rapporto il Giudice o ne prende atto o nominerà CTU per certificare ufficialmente.




Spiega che il Condominio è nato nel 2000 il che significa che sono trascorsi 16 anni senza che si sia adottato un criterio di riparto su base proporzionale.

Non spiega se lei sia proprietaria fin da tal data...ma (indipendentemente dalla mancata approvazione e adozione delle tabelle millesimali) aver accettato per lungo tempo un criterio di riparto spese "alla romana",  certamente irregolare e senza mai impugnare delibere e conteggi difronte ad un Giudice, costituisce motivo perchè questi accolga le tesi della parte avversa.

Tale "metodica", seppur non conforme alla legge e divenuta una "consuetudine"  e la Legge ammette criteri in deroga purchè accettati da tutte le parti coinvolte.

Giurisprudenza ha più volte sentenziato che la "silente" accettazione avvalora l'ipotesi del "facta concludentia".

Vedi Trib. di Bari n. 1470 del 10 giugno 2008.


Pessima scelta il suo rifiuto al pagamento delle quote senza una disposizione di un Tribunale.

Così facendo si è messa subito dalla parte del torto ed inevitabile il ricorso al Decreto Ingiuntivo.


Addebitare tutto questo alla "mafia/camorra e compagnia bella" francamente lo trovo pretestuoso.

Certamente esistono infiltrazioni mafiose...ma i problemi se li è amplificati da sola prima accettando senza contestare...e dopo rendendosi inadempiente a suo libero arbitrio.


Così corre il rischio che eventuali legittimi diritti e recriminazioni (rastrelliera e millesimi) passino in secondo piano.


Permango dell'idea che sia stata forse anche male assistita ...ma soprattutto che per "ignoranza " abbia commesso una serie di errori che saranno  determinanti.


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