Mi scuso ma purtroppo devo continuare a sottoporre quesiti in quanto stoppati provvisoriamente i problemi di un condominio (quello per il quale abbiamo revocato l’incarico all’amministratore con un’assemblea straordinaria) si pongono altri problemi in ordine ad altra unità immobiliare di mia proprietà che fa parte di un fabbricato con 20 unità immobiliare a sua volta inserito in un supercondominio di 43 unità immobiliare “condominiali” e 7 unità immobiliare di “non codomini” aventi diritto di passaggio che pagano solo alcune spese.
Parlo oggi del fabbricato con 20 unità immobiliare dove io ho acquistato a marzo 2018.
Il costruttore, che non paga il condominio da febbraio 2019, ha in mano 294/1000 per 7 unità immobiliare di proprietà, 3 unità immobiliare sono del padre, 2 di 2 zii e 3 unità immobiliare di suoi “fedelissimi” per altri 405/1000 e quindi per un complessivo di 699/1000 nelle sue mani.
Il costruttore versa in acque agitate e sugli appartamenti invenduti ci sarebbero già ipoteche di primo e secondo grado e forse anche il pignoramento del relativo C/C.
Un creditore del condominio vanta un credito circa pari al debito del costruttore
L’assemblea convocata per la seconda volta il 16 settembre per deliberare sull’avvio di azione per emissione di D.I. contro il costruttore delibera di non agire (la prima volta aveva votato di “temporeggiare” ed attendere eventuale soluzione bonaria).
Erano stati anche messi all’ordine del giorno altri 2 punti per “esonerare il costruttore” dal pagare il condominio dal 2021 e per “ripartire il debito del condominio (2019 + 2020) tra i condòmini” ma non essendo presenti i 1000/1000 di proprietà questi punti non sono stati votati.
Visto che la maggioranza dell’assemblea non vuole agire contro il costruttore perché è con lui, è’ allora venuta fuori un’altra possibilità per fronteggiare il grave problema di cassa del condominio: creazione di un fondo cassa per gestione "URGENZE" (possibile pignoramento del c/c con tutti i problemi che questo comporterebbe) che mi credo dovrebbe richiedere l’approvazione con maggioranza degli intervenuti ed almeno 500/1000.
Se com’è probabile sarà indetta una nuova assemblea per deliberare sulla predetta creazione del fondo cassa “urgenze” mi chiedo:
. considerato che il problema nasce dalla morosità cronica del costruttore e tale delibera lo favorisce in quanto va a gestire un problema che lo riguarda direttamente in quanto il creditore del condominio, se è vero che vista la situazione del costruttore probabilmente troverebbe più appetibile il C/C condominiale, a norma di legge dovrebbe però procedere prima con l’escussione del costruttore “unico moroso cronico“ del condominio;
. considerato che quel creditore con il predetto “fondo cassa” sarebbe pagato e quindi allo stato non ci sarebbe più alcun problema per il costruttore che peraltro tenuto conto dell’orientamento dell’assemblea “sua amica”, non sarebbe neanche perseguito legalmente e magari dopo 5 anni il debito condominiale si prescriverebbe pure;
. in sede di delibera per la creazione del “fondo cassa urgenze”, il costruttore che per quanto sopra detto ha interesse diretto nell’esito della delibera, con i suoi 294/1000 ha diritto di votare?
. il quorum deliberativo è quello da me riportato sopra?
Grazie per il Vs. Aiuto.
Parlo oggi del fabbricato con 20 unità immobiliare dove io ho acquistato a marzo 2018.
Il costruttore, che non paga il condominio da febbraio 2019, ha in mano 294/1000 per 7 unità immobiliare di proprietà, 3 unità immobiliare sono del padre, 2 di 2 zii e 3 unità immobiliare di suoi “fedelissimi” per altri 405/1000 e quindi per un complessivo di 699/1000 nelle sue mani.
Il costruttore versa in acque agitate e sugli appartamenti invenduti ci sarebbero già ipoteche di primo e secondo grado e forse anche il pignoramento del relativo C/C.
Un creditore del condominio vanta un credito circa pari al debito del costruttore
L’assemblea convocata per la seconda volta il 16 settembre per deliberare sull’avvio di azione per emissione di D.I. contro il costruttore delibera di non agire (la prima volta aveva votato di “temporeggiare” ed attendere eventuale soluzione bonaria).
Erano stati anche messi all’ordine del giorno altri 2 punti per “esonerare il costruttore” dal pagare il condominio dal 2021 e per “ripartire il debito del condominio (2019 + 2020) tra i condòmini” ma non essendo presenti i 1000/1000 di proprietà questi punti non sono stati votati.
Visto che la maggioranza dell’assemblea non vuole agire contro il costruttore perché è con lui, è’ allora venuta fuori un’altra possibilità per fronteggiare il grave problema di cassa del condominio: creazione di un fondo cassa per gestione "URGENZE" (possibile pignoramento del c/c con tutti i problemi che questo comporterebbe) che mi credo dovrebbe richiedere l’approvazione con maggioranza degli intervenuti ed almeno 500/1000.
Se com’è probabile sarà indetta una nuova assemblea per deliberare sulla predetta creazione del fondo cassa “urgenze” mi chiedo:
. considerato che il problema nasce dalla morosità cronica del costruttore e tale delibera lo favorisce in quanto va a gestire un problema che lo riguarda direttamente in quanto il creditore del condominio, se è vero che vista la situazione del costruttore probabilmente troverebbe più appetibile il C/C condominiale, a norma di legge dovrebbe però procedere prima con l’escussione del costruttore “unico moroso cronico“ del condominio;
. considerato che quel creditore con il predetto “fondo cassa” sarebbe pagato e quindi allo stato non ci sarebbe più alcun problema per il costruttore che peraltro tenuto conto dell’orientamento dell’assemblea “sua amica”, non sarebbe neanche perseguito legalmente e magari dopo 5 anni il debito condominiale si prescriverebbe pure;
. in sede di delibera per la creazione del “fondo cassa urgenze”, il costruttore che per quanto sopra detto ha interesse diretto nell’esito della delibera, con i suoi 294/1000 ha diritto di votare?
. il quorum deliberativo è quello da me riportato sopra?
Grazie per il Vs. Aiuto.