A seguito di effrazioni su un box, i proprietari (che ne possiedono 3) hanno chiesto l'intervento di un fabbro inviato dall'amministratore; il quale ha provveduto ad applicare rinforzi sulle tre serrande. Così ha fatto pure un altro condòmino, a titolo precauzionale. Sta di fatto che dalla bozza del consuntivo pervenuta, appare che il fabbro (di fiducia dell'amministratore) ha fatturato direttamente il condominio (per le 3 piastre, 650+IVA; per la piastra dell'altro box, € 300 + IVA). In pratica, oltre 1.000 €, anticipati con i soldi delle spese ordinarie; come appare dai movimenti del conto bancario. Spese che però, alla fine, verranno addebitate (e pagate) dai due condòmini, in quanto riportati a consuntivo come <spese personali>. Tuttavia quello che ci si chiede è se è corretto che per interventi su parti/strutture chiaramente personali venga addebitato il condominio e non direttamente i proprietari (nel caso di specie, delle serrande box; che sono, chiaramente, una struttura di proprietà privata). Si può comprendere l'addebito al condominio quando si effettuano interventi (più o meno urgenti) su parti o strutture che non sono ben individuate se comuni o private. Ma quando la proprietà privata di qualcosa come le serrande dei box di proprietà è ben individuata, l'amministratore dovrebbe dire al suo artigiano/operatore di fatturare direttamente i condòmi interessati. I quali, per loro comodità gli chiedono di far intervenire un operatore di sua fiducia…...anche per non sborsare subito il corrispettivo; ed evitare l'addebito di importo con IVA al 22% piuttosto che al 10%. È come se io volessi farmi cambiare un rubinetto o un sanitario o le piastrelle di un bagno dall'idraulico dell'amministratore facendo anticipare al condominio il corrispettivo. Cosa ne pensate?