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ensiro

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Condòmino proprietario
Dieci anni fa ho acquistato un appartamento, a scopo investimento, e contestualmente, con lo stesso rogito, ho acquistato anche un sottoscala, però catastalmente non direttamente collegato all’appartamento stesso. In questo sottoscala esiste un armadio tipo Telecom che l’ impresario mi aveva assicurato non utilizzato in quanto predisposto solo per i vecchio progetto Socrate poi abbandonato. Ingenuamente ho creduto all’impresario, anche perché, essendo l’armadio chiuso a chiave non potei verificare.
Tutto è andato tranquillo fino ad ora quando l’amministratore mi ha chiesto di dare accesso al locale ad una delle tante società incaricata da Open Fiber per un sopralluogo.
Sono cosciente che ingenuamente mi sono accollato una servitù, che mi è stata appioppata in modo truffaldino ( come detto sopra), e che quindi devo dare accesso al titolare degli impianti ( TELECOM). Quello che chiedo è se sono obbligato a dare accesso a tutte le varie altre compagnie che si presenteranno, per verificare la possibilità di proporre e quindi installare impianti fibra, oppure il mio obbligo è solo nei confronti di Telecom.
Domanda chiave: possono obbligarmi a concedere spazio nella mia cantina a Open Fiber ( che finora non si sa quali collegamenti utilizzerà) per installare loro apparecchiature (tipo ROE) e quindi crearmi, contro il mio volere una nuova servitù? Nel caso volessero accedere alla centralina TIM, non di loro proprietà, posso oppormi.?
Grazie
 

ensiro

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Sono lusingato che questo mio piccolo problema abbia scatenato così tanti interventi, con contributi, consigli, opinioni diverse, ecc.
Vorrei però per cercare di chiarire meglio la situazione, esporre succintamente come è la situazione reale.
Come detto, il condominio è formato da cinque scale, che sono praticamente edifici fisicamente separati e distanti fra loro di circa 30 metri. Ogni “scala” ha nel suo seminterrato che porta al corsello box una sola cantina ( che praticamente è un grande sottoscala), dove è alloggiato l’armadio Telecom. Quindi uno per scala. Non vi sono altre cantine. I 5 edifici sono raccordati fra loro da un portico comune dove sono alloggiati gli armadi per i contatori Enel : uno per le scale A ( dove ho la proprietà) e B e uno per le scale C-D-E. la zona contatori è pertanto completamente distante e separata dagli alloggiamenti Telecom, quindi non raggiungibili.
Allora io faccio una semplice considerazione:
  • Se la ditta che ha fatto i lavori ha portato le canalizzazioni proprio ridosso ovvero sotto, i contatori Enel, chi di dovere avrà certamente controllato che le canaline elettriche esistenti hanno sufficiente spazio per alloggiare i nuovi cavi, no?
  • Se hanno piazzato la centralina di derivazione agli appartamenti accanto ai contatori, mi sembra altamente improbabile che da lì vadano a cercare altri accessi (Telecom).
  • Nelle altre scale C-D-E hanno già fatto in precedenza tale lavoro, malgrado le cantine di queste scale siano nella “disponibilità” dell’amministratore (come detto), che quindi non avrebbe fatto storie a concedere accesso alle stesse e quindi a utenze Telecom. Invece stanno usando Enel.
  • Non vorrei essere troppo ottimista, ma mi pare che forse questa è la soluzione definitiva.
Piuttosto non ho capito perché chi ha fatto l’impianto mi ha detto che la nostra scala è stata cablata perché ha 12 appartamenti, mentre la scala B non si può cablare perché ne ha solo 11. C’ è forse un limite minimo?
Qualcuno mi sa forse spiegare?
Grazie.



 

Dimaraz

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chi di dovere avrà certamente controllato che le canaline elettriche esistenti hanno sufficiente spazio per alloggiare i nuovi cavi, no?
Qui non metterei la mani sul fuoco... ma hanno già fatto il lavoro nelle altre scale probabile che la situazione sia simile.


chi ha fatto l’impianto mi ha detto che la nostra scala è stata cablata perché ha 12 appartamenti, mentre la scala B non si può cablare perché ne ha solo 11. C’ è forse un limite minimo?

Ehhh???

Questo lo devi chiedere a loro
 

ensiro

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Dimaraz:

capisco che un po' diffidenza non guasta ma da qui a mettere in dubbio che chi ha fatto lavori così importanti abbia tralasciato di verificare un elemento così importante ed essenziale (l'adeguatezza delle canalizzazioni esistenti) ce ne vuole....
Per quanto riguarda la domanda è ovvio che se avessi potuto l'avrei fatta ai tecnici, e quindi non l'avrei proposta....
 

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Buonasera sono la Dott.ssa Angela Rita Di Candia di Manfredonia, due anni fà ho frequentato il corso abilitante per diventare amministratore di condominio, sono iscritta all'associazione ANACI e sono alla ricerca di condòmini da amministrare su Manfredonia.
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