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Cepina

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Inquilino / Conduttore
Salve, e vi ringrazio anticipatamente di offrire questo servizio.
Sono in affitto in una palazzina di 4 appartamenti , tutti di un unico proprietario. Tutti abbiamo la stufa a legna in casa, ma utilizziamo la caldaia in comune per l'acqua sanitaria, anche se un vero condominio non è costituito. Mi sono da poco staccato dall'acqua calda sanitaria, senza chiedere autorizzazione, in quanto ogni appartamento ha una semplice manichetta che chiude il flusso in entrata e dotato di un boiler elettrico. Ho regolarmente pagato la quota fissa che mi è stata imputata, ma la reputo eccessiva. Dal consuntivo che ci è stato riportato TUTTI pagano più di quota dispersione e oneri vari , che non di quota consumi. Ho anche scoperto che il termostato della caldaia è rotto e la temperatura dell'accumulatore è impostato su 80 gradi, cioè per i termosifoni che nessuno utilizza. La mia domanda è la seguente: ho diritto a richiedere lo sgravio totale delle spese comuni? Noi affittuari potremmo chiedere di staccarci tutti dalla caldaia comune e dotarci di boiler per azzerare tutti i costi di carburante e altro? o almeno chiedere una votazione a maggioranza? Grazie
 

Cepina

Nuovo Iscritto
Inquilino / Conduttore
Grazie per la sua risposta. Ho preso il contratto che riporto letteralmente nella parte che ci interessa, esso recita così: "Sono interamente a carico del conduttore le spese condominiali relative alla ordinaria amministrazione, restando a carico del locatore le spese di straordinaria amministrazione. Il conduttore avrà diritto di ottenere l'indicazione specifica delle spese anzidette e dei criteri di ripartizione, come pure di prendere visione dei documenti giustificativi delle spese effettuate. Viene chiesto un anticipo spese di € ...........da conguagliare poi a fine anno. Il pagamento sarà effettuato in 12 rate mensili da €....ciascuna contestualmente al pagamento delle rate del canone di affitto"
Il primo anno ho pagato le rate come richiesto, ma a conguaglio mi sono state restituite più di 800 euro, perchè ovviamente non avendo consumi ero a credito. Mi sono state addebitate Forza motrice caldaia, dispersione energia per il mantenimento della caldaia accesa, luce delle scale. Come si legge nel contratto io sono tenuto a pagare queste spese condominiali, ma se non è un condominio.....come vanno interpretate? Io vorrei pagare in comunione solo quello di cui usufruisco un godimento ( luce scale, pulizie scale) ma non quello del riscaldamento. Inoltre il proprietario se ne frega altamente di tenere la caldaia che funziona male e ad una temperatura spropositata, tanto paghiamo noi il gasolio
 

Dimaraz

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Hai (avete) firmato un "contratto" e ad esso dovete attenervi.
Chi non adempie alle clausole sottoscritte diventa inadempiente e come tale "aggredibile" dalla controparte che potrebbe rescindere dal contratto e/o chiedere saldo e danni.

Se per una mutata situazione o tua esigenza non ti soddisfa una o più clausole ...puoi solo chiedere di concordarne di nuove...o cambiare casa.
 

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