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Lara70

Membro Junior
Condòmino proprietario
Buongiorno, sono nuova chiedo un'informazione. Ho venduto il mio garage al mio vicino di casa poichè non ho la macchina e non lo usavo.
Alla firma dal Notaio una delle impiegate mi consiglia di riferire della vendita all'amministratore perchè avrebbe dovuto aggiornare le tabelle millesimali. Mi informo da una amica, che tra l'altro è avvocato, la quale mi conferma che è vero.
Chiedo all'amministratore, il quale risponde che avrebbe dovuto fare un lavoro lungo ( lavoro per qui comunque la pago come tutti i condòmini), e che per semplificare la cosa potevo accordarmi con il mio vicino (???), che la cosa non influiva poi molto ( ???) , rimane stupita anche la mia amica, la quale mi chiede se deve intervenire lei, io le dico di no per quieto vivere.
La mia domanda è : è un mio diritto come dice la mia amica e quindi a un nuovo rifiuto io posso far intevenire l'avvocato? Grazie e spero di aver esposto chiaramente la questione.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Alla firma dal Notaio una delle impiegate mi consiglia di riferire della vendita all'amministratore perchè avrebbe dovuto aggiornare le tabelle millesimali. Mi informo da una amica, che tra l'altro è avvocato, la quale mi conferma che è vero.

O fra donne vi spiegate male o qualcuno parla senza cognizione di causa.

La variazione delle Tabelle Millesimali è a carico di chi causa la necessità di modifica e non è competenza dell'amministratore.

Tu non hai "modificato" un bene ma hai "diviso" la tua proprietà cedendo il box auto.
Al Condominio importa che la quota millesimale che rappresentava la tua partecipazione alle spese resti invariata anche adesso seppur sommatoria della tua quita e dell'aumento di quella del compratore.

Tale valore poteva/doveva essere fissato al Rogito.
Ora se non trovate un accordo fra te ed il compratore, dovrete incaricare un professionista.

Ps.
Sicura che potevi vendere il box? Vi sono norme edilizie comunali che a volte vietano la dismissione.
 

Studio Verlicchi

Membro Ordinario
Amministratore di Condominio
Da come pone il quesito, deduco che la quota millesimale applicata alla sua proprietà era comprensiva dell'abitazione e dell'autorimessa. Concordo con chi mi ha preceduto, col fatto che questa cosa andava affrontata prima della stipula e trovo strano che nessuno (notaio e amministratore) abbiano evidenziato la questione. Normalmente il notaio, prima di stipulare, chiede che sia prodotta l'attestazione di regolarità dei pagamenti delle quote condominiali da parte del venditore e, in quella fase, l'amministratore avrebbe potuto segnalare la cosa.
Comunque ormai la cose sono andate così e occorre trovare un accordo di suddivisione dei millesimi complessivi per stabilire quanto competa all'abitazione e quanto all'autorimessa ceduta.
Confermo che non è compito dell'amministratore eseguire tale calcolo, anche se, adeguatamente compensato, potrebbe farlo (non è affatto così complicato come le ha riferito).
Comunque, se non riuscite a raggiungere un accordo fra voi, si rivolga ad un tecnico e vedrà che otterrà una corretta ripartizione da trasmettere poi all'amministratore affinchè ne prenda atto e la applichi nelle tabelle.
 

Lara70

Membro Junior
Condòmino proprietario
Da come pone il quesito, deduco che la quota millesimale applicata alla sua proprietà era comprensiva dell'abitazione e dell'autorimessa. Concordo con chi mi ha preceduto, col fatto che questa cosa andava affrontata prima della stipula e trovo strano che nessuno (notaio e amministratore) abbiano evidenziato la questione. Normalmente il notaio, prima di stipulare, chiede che sia prodotta l'attestazione di regolarità dei pagamenti delle quote condominiali da parte del venditore e, in quella fase, l'amministratore avrebbe potuto segnalare la cosa.
Comunque ormai la cose sono andate così e occorre trovare un accordo di suddivisione dei millesimi complessivi per stabilire quanto competa all'abitazione e quanto all'autorimessa ceduta.
Confermo che non è compito dell'amministratore eseguire tale calcolo, anche se, adeguatamente compensato, potrebbe farlo (non è affatto così complicato come le ha riferito).
Comunque, se non riuscite a raggiungere un accordo fra voi, si rivolga ad un tecnico e vedrà che otterrà una corretta ripartizione da trasmettere poi all'amministratore affinchè ne prenda atto e la applichi nelle tabelle.
La ringrazio molto per l'educazione soprattutto nel rispondere. Cosa ormai molto rara. Intanto le dico che un'accordo tra vicini è quasi impossibile altrimenti non avrei scritto qui.
No al momento della stipula il notaio non ha detto nulla in merito, ne tanto meno ha chiesto la l'attestazione delle quote .
A chi potrei chiedere, per tecnico lei intende un geometra?
 

Lara70

Membro Junior
Condòmino proprietario
O fra donne vi spiegate male o qualcuno parla senza cognizione di causa.

La variazione delle Tabelle Millesimali è a carico di chi causa la necessità di modifica e non è competenza dell'amministratore.

Tu non hai "modificato" un bene ma hai "diviso" la tua proprietà cedendo il box auto.
Al Condominio importa che la quota millesimale che rappresentava la tua partecipazione alle spese resti invariata anche adesso seppur sommatoria della tua quita e dell'aumento di quella del compratore.

Tale valore poteva/doveva essere fissato al Rogito.
Ora se non trovate un accordo fra te ed il compratore, dovrete incaricare un professionista.

Ps.
Sicura che potevi vendere il box? Vi sono norme edilizie comunali che a volte vietano la dismissione.
Si , si poteva vendere. Scusi siamo povere donne.
 

Studio Verlicchi

Membro Ordinario
Amministratore di Condominio
per tecnico lei intende un geometra?
Sì. Il geometra è una figura tecnica che ha le competenze necessarie per fare la ripartizione. Anche se le attuali normative non prevedono che le tabelle millesimali debbano essere stimate obbligatoriamente da un libero professionista iscritto agli albi, è sempre opportuno affidarsi a soggetti competenti in materia.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Scusi siamo povere donne.

Intanto non irritarti inutilmente...e non biasimarti ...ripeteresti il "cliché" dal quale ti vuoi sottrarre.
La mia era solo una "marcatura" di una tua descrizione

Alla firma dal Notaio una delle impiegate mi consiglia

Mi informo da una amica, che tra l'altro è avvocato,

Chiedo all'amministratore, il quale risponde che avrebbe dovuto fare un lavoro lungo ( lavoro per qui comunque la pago come tutti i condòmini), e che per semplificare la cosa potevo accordarmi con il mio vicino (???), che la cosa non influiva poi molto ( ???) , rimane stupita anche la mia amica, la quale mi chiede se deve intervenire lei

nella quale la battuta era servita su un "piatto d'argento" (come si suol dire). e nulla centra con la buona educazione: l'unico a dire una cosa esatta era stato un uomo...la tua "amica" si è persino lanciata in un "devo intervenire io" che mi solleticherebbe molto: in che modo?

Intanto le dico che un'accordo tra vicini è quasi impossibile altrimenti non avrei scritto qui.

quindi del tutto inutile che tu cerca un "professionista" per la determinazione del valore millesimale della parte venduta: il compratore mai accetterebbe il "tuo" calcolo.

Certe cosse vanno risolte preventivamente e uomo o donna che sia chi non ha pratica di certe questioni dovrebbe affidarsi fin da subito ad un professionista.
E di tali figure ne esistono in ambo i sessi (@Franci63 ne è un esempio lampante...più "professionale" della tua amica in ambito legale e con vasta esperienza in quello immobiliare).

Spiega perchè è impossibile un "accordo bonario"?
Sono sorti conflitti con il compratore?
 

Studio Verlicchi

Membro Ordinario
Amministratore di Condominio
@Lara70
Occorre capire una cosa:
1) L'acquirente rifiuta un accordo perchè ritiene che in quel condominio non debba partecipare con nessuna quota?
oppure
2) L'acquirente è consapevole e riconosce che deve contribuire in una certa misura, ma non ci si accorda su quale essa sia?

Nel caso 1) sono d'accordo con @Dimaraz . Qualsiasi cosa verrà proposta, non sarà accettata. Ma se nell'atto di compravendita è indicato che vengono cedute anche il godimento delle parti comuni di cui all'art. 1117 C.C. (con quella solita frase di rito che si mette negli atti di acquisto di unità immobiliare all'interno di condomìni), temo farà fatica a sostenere che non debba partecipare al mantenimento di tali parti.

Nel caso 2) la scelta del tecnico potrebbe essere fatta di comune accordo fra le parti in modo che, alla fine, nessuna delle due potrà mettere in dubbio l'esito della stima pensando possa aver favorito l'unico committente.
Il tecnico saprà illustrare e far comprendere, i criteri utilizzati per la valutazione.

Infine, sempre nell'ambito dell'ipotesi 2), sarebbe anche interessante capire di cosa stiamo parlando. La quota millesimale di un'autorimessa potrebbe essere anche irrisoria (dipende dalle dimensioni del condominio). Visto che l'ingenuità è stata commessa da lei, potrebbe valere la pena accettare la proposta di ripartizione avanzata dall'acquirente e chiuderla lì con zero spese tecniche.
 

Lara70

Membro Junior
Condòmino proprietario
Intanto non irritarti inutilmente...e non biasimarti ...ripeteresti il "cliché" dal quale ti vuoi sottrarre.
La mia era solo una "marcatura" di una tua descrizione

nella quale la battuta era servita su un "piatto d'argento" (come si suol dire). e nulla centra con la buona educazione: l'unico a dire una cosa esatta era stato un uomo...la tua "amica" si è persino lanciata in un "devo intervenire io" che mi solleticherebbe molto: in che modo?



quindi del tutto inutile che tu cerca un "professionista" per la determinazione del valore millesimale della parte venduta: il compratore mai accetterebbe il "tuo" calcolo.

Certe cosse vanno risolte preventivamente e uomo o donna che sia chi non ha pratica di certe questioni dovrebbe affidarsi fin da subito ad un professionista.
E di tali figure ne esistono in ambo i sessi (@Franci63 ne è un esempio lampante...più "professionale" della tua amica in ambito legale e con vasta esperienza in quello immobiliare).

Spiega perchè è impossibile un "accordo bonario"?
Sono sorti conflitti con il compratore?

I rapporti negli anni si sono guastati , questo condòmino non va' d'accordo quasi con nessuno, pensa di essee il padrone del condominio, al punto di tirare su muretti senza chiedere le dovute autorizzazioni, e cosi si è beccato delle multe. Ma' sono cose che se non le vivi all'interno del condominio è dificile capire. Tengo a precisare che io non le ho dato del maleducato. E' che purtroppo essendo l'unica donna che vive sola in quel condominio sono abituata a battute poche gentili. Odio le polemiche. La mia amica è professionale lei non la conosce. Comunque ho avuto le risposte che mi servivano.
Mi togliero' dal forum troppo polemiche come in tutti i forum
 
Ultima modifica di un moderatore:

Lara70

Membro Junior
Condòmino proprietario
@Lara70
Occorre capire una cosa:
1) L'acquirente rifiuta un accordo perchè ritiene che in quel condominio non debba partecipare con nessuna quota?
oppure
2) L'acquirente è consapevole e riconosce che deve contribuire in una certa misura, ma non ci si accorda su quale essa sia?

Nel caso 1) sono d'accordo con @Dimaraz . Qualsiasi cosa verrà proposta, non sarà accettata. Ma se nell'atto di compravendita è indicato che vengono cedute anche il godimento delle parti comuni di cui all'art. 1117 C.C. (con quella solita frase di rito che si mette negli atti di acquisto di unità immobiliare all'interno di condomìni), temo farà fatica a sostenere che non debba partecipare al mantenimento di tali parti.

Nel caso 2) la scelta del tecnico potrebbe essere fatta di comune accordo fra le parti in modo che, alla fine, nessuna delle due potrà mettere in dubbio l'esito della stima pensando possa aver favorito l'unico committente.
Il tecnico saprà illustrare e far comprendere, i criteri utilizzati per la valutazione.

Infine, sempre nell'ambito dell'ipotesi 2), sarebbe anche interessante capire di cosa stiamo parlando. La quota millesimale di un'autorimessa potrebbe essere anche irrisoria (dipende dalle dimensioni del condominio). Visto che l'ingenuità è stata commessa da lei, potrebbe valere la pena accettare la proposta di ripartizione avanzata dall'acquirente e chiuderla lì con zero spese tecniche.
Grazie ma credo che piu' che ingenuità sia stata ignoranza della materia.
L'aquirente fà orecchie da mercante e il furbo.
E' un condòmino che ha già preso delle multe perchè ha alzato dei muretti in parti comuni del condominio senza chiedere le autorizazioni, un po' lunga da spiegare, non và d'accordo quasi con nessuno.
Comunque grazie siete molto professionali.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
La mia amica è professionale lei non la conosce.

Ovvio che non la conosco...ma la sua frase messa in replica a quella dell'amministratore fa intendere che sarebbe stata in grado di esercitare una sua coercizione/influenza a che l'amministratore redasse la nuova tabella.
Come avvocato non può fare una affermazione simile perchè esula dai doveri dell'amministratore.
L'eventuale "competenza" dell'amministratore è solo nel caso di variazioni edilizie (ampliamenti o riduzioni) che comportino variazioni superiori ad 1/20 del valore dell'unità oggetto di intervento o scoperta di errori nella determinazione dei rapporti millesimali... ma solo in subordine ad una delibera condominiale che disponga il ricalcolo. (nel primo caso il costo sarà ad esclusivo carico di chi ha fatto la variazione).

L'acquirente fà orecchie da mercante e il furbo

Allora temo che, se vuoi sistemare la questione pagando il giusto, sarai costretta a servirti della tua amica...ma non contro l'amministratore bensì contro il tuo acquirente.


Ps.
sono cose che se non le vivi all'interno del condominio è difficile capire

Non pensare di essere l'unico caso in cui in Condominio Vi siano prepotenti od incivili.

Mi togliero' dal forum troppo polemiche come in tutti i forum
Nessuna "polemica" per quanto mi riguarda....non essere così suscettibile per una battuta conviviale.
 

Lara70

Membro Junior
Condòmino proprietario
Ovvio che non la conosco...ma la sua frase messa in replica a quella dell'amministratore fa intendere che sarebbe stata in grado di esercitare una sua coercizione/influenza a che l'amministratore redasse la nuova tabella.
Come avvocato non può fare una affermazione simile perchè esula dai doveri dell'amministratore.
L'eventuale "competenza" dell'amministratore è solo nel caso di variazioni edilizie (ampliamenti o riduzioni) che comportino variazioni superiori ad 1/20 del valore dell'unità oggetto di intervento o scoperta di errori nella determinazione dei rapporti millesimali... ma solo in subordine ad una delibera condominiale che disponga il ricalcolo. (nel primo caso il costo sarà ad esclusivo carico di chi ha fatto la variazione).



Allora temo che, se vuoi sistemare la questione pagando il giusto, sarai costretta a servirti della tua amica...ma non contro l'amministratore bensì contro il tuo acquirente.


Ps.


Non pensare di essere l'unico caso in cui in Condominio Vi siano prepotenti od incivili.


Nessuna "polemica" per quanto mi riguarda....non essere così suscettibile per una battuta conviviale.
La ringrazio e mi scuso ma veramente è un'inferno e non esagero, cè stato un periodo che avevo paura a tornare a casa mia e non sto esagerando .
Comunque intanto ho avuto delle informazioni utili vi ringrazio .
Allora resto con voi. Buona giornata.
 

bastimento

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
La ringrazio…
Allora resto con voi. Buona giornata.
Bene. Aggiungo anche la mia: il notaio non ha brillato di professionalità. Uno avvezzo a queste transazioni avrebbe potuto (non necessariamente dovuto) far presente che sarebbe stato consigliabile definire anche la quota millesimale ceduta. Non ci voleva il sommo geometra Euclide per arrivarci.

Ps: sul forum per convenzione ci si da del “tu”
 

Lara70

Membro Junior
Condòmino proprietario
Scusa...ma la domanda sorge spontanea:...perchè hai fatto "affari" con un tale soggetto?
Ti ha costretta a vendere?
Al posto tuo "col cavolo" che gli cedo il garage...piuttosto lo "regalo" (eufemistico) ad un altro.
Questa persona non era cosi, come già scritto ha avuto diversi problemi con altri condòmini, ha preso anche una multa perché ha tirato su un muretto senza i permessi in una parte comune del condominio .
Tiene il pianerottolo come una discarica ma se tu lasci fuori 5 minuti una cosa sul pianerottolo si va a lamentare con amministratore che non lo sopporta più.
Non era cosi una volta.
Se lei vedesse il pianerottolo prenderebbe paura. Se la cifra è irrisoria lascerò perdere. Vivo sola e non avendo più una famiglia tendo a stare sulla difensiva. Mi scuso per le risposte precedenti se sono stata maleducata.
 

Maxgem

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Stare sempre sulle difensive, non è un gran bel vivere Lara e di certo , anche se la cifra è irrisoria , il quieto vivere non sarà in te , ma nel "tal soggetto". Sono quasi convinto che ogni volta che pagherai il condominio un pensierino per lui lo avrai. Poi mi chiedo , non essendo un amministratore , nel caso vendessi , la magagna passerebbe di mano o sbaglio, ad un ignaro acquirente e non sarebbe giusto. Fatti un regalo , che vale piu' dell'ultimo modello dell'IPhone, fatti ricalcolare le ripartizione da un tecnico e con la tua amica pianifica il da farsi, hai ragione e la devi pretendere. Di certo ne guadagnerai in fiducia personale e autostima.
 

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