Ad un'assemblea condominiale in cui si doveva approvare il bilancio consuntivo 2017 e quello preventivo 2018 hanno preso parte il costruttore ed un condòmino, entrambi esonerati dal pagamento delle quote condominiali con in mano 520/1000, ed è stato approvato tutto, compresa la decisione di destinare al fondo di riserva (per eventuali futuri lavori straordinari) i residui attivi del 2017.
Ma, mi chiedo, è lecito che in materia patrimoniale partecipi e decida chi in quel momento è esonerato dal pagamento delle quote ed avendo in mano la maggioranza numerica che di fatto rende ogni contraddittorio privo di risultati?
Ed è lecito che chi è esonerato da pagamento, con in mano quella maggioranza numerica, decida anche sui residui pagati con denaro di altri condòmini "paganti" destinandoli ad un fondo dal cui rimpolpamento ne avrà poi personalmente un beneficio economico?
Ma, mi chiedo, è lecito che in materia patrimoniale partecipi e decida chi in quel momento è esonerato dal pagamento delle quote ed avendo in mano la maggioranza numerica che di fatto rende ogni contraddittorio privo di risultati?
Ed è lecito che chi è esonerato da pagamento, con in mano quella maggioranza numerica, decida anche sui residui pagati con denaro di altri condòmini "paganti" destinandoli ad un fondo dal cui rimpolpamento ne avrà poi personalmente un beneficio economico?