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michimouse

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Amministratore di Condominio
Sono proprietario di una soffitta, accessibile dalla scala privata mia, essendo il fabbricato composto da un seminterrato con accesso privato, da un piano terra e da un 1° piano di mia proprietà.
Per esigenze familiari, vorrei profittare della possibilità di recuperare tale soffitta con la legge regione Lazio.
Le domande sono:
1) Dovendo intervenire sul tetto comune( realizzazione di un cordolo sommitale[50 cm] ai fini antisismici) è necessario l'assenso dell'assemblea ; e se si a maggioranza o all'unanimità?
2) L'aumento di volume, per motivi tecnici, a seguito della realizzazione del cordolo è sopraelevazione e quindi indennità ai condòmini?
grazie
Michele
 

Dimaraz

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Non vorrei aver frainteso la descrizione ma se è tua intenzionr edificare un nuovo piano rientra nei tuoi diritti (ove esistano i requisiti per il permesso degli uffici preposti) non setve assenso salvo ti venga chiesto per ottenere la licenza.
Indubbiamente a tuo carico revisione tabelle millesimali e indennità per gli altri.
 

michimouse

Nuovo Iscritto
Amministratore di Condominio
Non voglio edificare alcun piano. Voglio recuperare una soffitta che già esiste!
Per renderla abitabile è necessario rifare il tetto, coibentarlo ed impermeabilizzarlo;
inoltre secondo il tecnico, il tetto nuovo va adeguato sismicamente e per fare ciò, necessita un cordolo alla sommità del muro oggi esistente di circa 50 cm.
Non so se ho chiarito.
Grazie
Michele
 

Dimaraz

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Quindi non è un nuovo piano ma a seguito del "cordolo" ottieni comunque un aumento di cubatura oltre a rendere "abitabile" quel che prima non era.
La risposta non cambia...rientra fra le tue facoltà ma:
-sarai direttamente responsabile dei costi e degli eventuali danni
-revisione tabelle e indennizzi permangono
 

michimouse

Nuovo Iscritto
Amministratore di Condominio
Grazie Dimaraz per la risposta, anche se non mi convince.
Ciò perché il tecnico mi ha rassicurato dicendo che le nuove norme tecniche
costruttive, nel caso di rifacimento tetto, prevedono di rendere il tetto meno spingente.
per ottenere ciò è necessario un cordolo di cemento o in muratura che renda la muratura solidale con il tetto. Oppure il solo fatto di rendere abitabile la soffitta integra la fattispecie di sopraelevazione?
C'è qualche sentenza recente
Grazie
Michele
 

Dimaraz

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Il tuo tecnico ha spiegato il lato "costuttivo"...ma non ha considerato delle ovvie considerazioni: quel che le "nuove" norme stabiliscono vale solo per nuove costruzioni o per chi interviene sulle preesistenti per qualche ristrutturazione come nel tuo caso.

Nessun obbligo di adeguamento per edifici esistenti se non vi sono altre opere in progetto...altrimenti dovremmo intervenire su buona parte degkli edifici esistenti.

Quindi essendo per tua convenienza la necessità di intervenire è pacifico che i costi sono a tuo integrale carico...salvo i tuoi comproprietari siano tutte persone tanto munifiche da sobbarcarsi costi non di competenza.

Il rendere "abitabile" una soffitta non equivale alla "sopraelevazione" (faccenda ben più onerosa sotto tutti i punti di vista)...ma è indubbio che la mutazione di destinazione cambi il suo valore e di conseguenza quello millesimale della tua unità.

Quindi a tuo integrale carico:
-i costi diretti ed indiretti
-le responsabilità per danni in corso d' opera e futuri per la staticità dell' edificio
-il rifacimento delle tabelle millesimali
 

michimouse

Nuovo Iscritto
Amministratore di Condominio
Il tuo tecnico ha spiegato il lato "costuttivo"...ma non ha considerato delle ovvie considerazioni: quel che le "nuove" norme stabiliscono vale solo per nuove costruzioni o per chi interviene sulle preesistenti per qualche ristrutturazione come nel tuo caso.
Ricapitolando:
Rifaccio il tetto, senza chiedere alcunché agli altri, Costruisco il cordolo, perché ristrutturo il tetto , e ciò, come anche tu affermi, non è sopraelevazione ed eventualmente, ma molto eventualmente, modifico le tabelle millesimali.
Va bene così o sbaglio?
ciao
Michele
 

Dimaraz

Moderatore
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Premesso che molto probabilmente sarà l' Ufficio Tecnico Comunale a chiederti delibera di autorizzazione...io non so se i rapporti con i tuoi "comproprietari" siano tanto idilliaci da permetterti simili iniziative senza quantomeno avvisarli.

Iniziare i lavori e beccarsi una ordinanza di "stop" non è cewrto un buon viatico per animi e portafogli.
Prevenire è meglio che curare.
 

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