Alberto Migliorini
Nuovo Iscritto
- Condòmino proprietario
Ho scritto una missiva al nostro amministratore di condominio, consegnata a mano, dove gli facevo presente che l'impresa di pulizie non eseguiva il suo incarico rispettando il contratto stipulato col condominio. In particolare non operavano su alcune aree che invece erano incluse nel contratto.
Concludevo la lettera chiedendogli di includere all'ordine del giorno la discussione della questione.
Cosa fa l'amministratore? Un paio di giorni prima dell'assemblea, arbitrariamente e senza alcun consenso o contatto con me, invia una PEC all'impresa di pulizie dichiarando il mio personale malcontento (quando invece mezzo condominio aveva sollevato la stessa questione) ma più che altro inserendo nella email il mio numero di telefono cellulare e pure quello di mia moglie!
L'impresa di pulizie a quel punto ha chiamato sia me che mia moglie per affrontarci in malo modo dicendo che noi creiamo malcontento nei loro confronti nel condominio, che ce l'abbiamo con loro ecc.
Ma a parte la condotta a dir poco schifosa e poco professionale dell'amministratore che invece di mettere il punto all'ordine del giorno e aspettare che l'assemblea si esprimesse sulla faccenda, si è preso la libertà di riferire all'impresa lo scontento, è legittimato a passare i dati sensibili dei condòmini alle aziende terze senza consenso?
Non c'è tutela della privacy in condominio nel rispetto delle vite delle famiglie?
Grazie
Concludevo la lettera chiedendogli di includere all'ordine del giorno la discussione della questione.
Cosa fa l'amministratore? Un paio di giorni prima dell'assemblea, arbitrariamente e senza alcun consenso o contatto con me, invia una PEC all'impresa di pulizie dichiarando il mio personale malcontento (quando invece mezzo condominio aveva sollevato la stessa questione) ma più che altro inserendo nella email il mio numero di telefono cellulare e pure quello di mia moglie!
L'impresa di pulizie a quel punto ha chiamato sia me che mia moglie per affrontarci in malo modo dicendo che noi creiamo malcontento nei loro confronti nel condominio, che ce l'abbiamo con loro ecc.
Ma a parte la condotta a dir poco schifosa e poco professionale dell'amministratore che invece di mettere il punto all'ordine del giorno e aspettare che l'assemblea si esprimesse sulla faccenda, si è preso la libertà di riferire all'impresa lo scontento, è legittimato a passare i dati sensibili dei condòmini alle aziende terze senza consenso?
Non c'è tutela della privacy in condominio nel rispetto delle vite delle famiglie?
Grazie