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christian1979

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Buongiorno,

per quanto riguarda la gestione fiscale e previdenziale, l'amministratore deve aprire la partita IVA con quale codice attività ATECO?

Oltre la Partita IVA deve aprire altre posizioni? Camera di Commercio ecc?

Per quanto riguarda l'Inps? C'è l'importo base da pagare?

Christian
 

christian1979

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Ci sto pensando, iniziando con piccoli condòmini per fare le ossa. La gestione fiscale sapete dirmi come funziona? O me la spiegheranno nel corso?
 

albertomigliore

Membro Junior
Amministratore di Condominio
Il regime fiscale da scegliere dipende un pò dalla tua situazione personale. Ti riporto quanto indicatomi dal mio commercialista.
Il regime ordinario, che include tassazione standard e pagamento contributi Inps, ti permette però di portare in detrazione gli importi relativi a mutuo personale, lavori straordinari, ecc.
Il regime agevolato, di cui bisogna verificarne attentamente i requisiti, ha invece un regime fiscale migliore, ma da come mi è stato spiegato, non è possibile avere anche in beneficio le detrazioni di cui sopra.
Per quanto riguarda la "prestazione occasionale", i pareri sono discordanti. Alcuni non vedono infatti il mandato di amministratore come una prestazione limitata nel tempo.
 

Dimaraz

Moderatore
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Per quanto riguarda la "prestazione occasionale", i pareri sono discordanti. Alcuni non vedono infatti il mandato di amministratore come una prestazione limitata nel tempo.

Confermo tutta la prima parte.
Per quanto riguarda la citazione riportata...i pareri "ufficiali" (gli unici che valgono) non sono discordanti.
Amministrare "professionalmente" condòmini implica necessariamente regolarizzare con apertura di Partita IVA, etc etc.
 
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christian1979

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Non capisco allora come si fa ad amministrare occasionalmente. Credo che si debba necessariamente aprire la partita IVA da professionista, magari a regime agevolata, ma comunque con apertura posizione Inps che è molto costosa se si ha un solo condominio...on credo si rientri delle spese.
 

albertomigliore

Membro Junior
Amministratore di Condominio
Se si vuole intraprendere come attività nei confronti di terzi, la regolarizzazione con uno dei due sistemi è necessaria.
Grazie Dimaraz per la precisazione. Credo che la prestazione occasionale rientri nella casistica in cui si è l'amministratore del proprio condominio.
 

Dimaraz

Moderatore
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Credo che la prestazione occasionale rientri nella casistica in cui si è l'amministratore del proprio condominio.

Nemmeno.

Fra gli "alcuni" che citavi vi è L'AdE che con apposita circolare ha specificato che gli amministatori "interni" qualora svolgano la propria mansione con corresponsione di un "compenso" non possano essere classificati come "lavoratori occasionali" in quanto il mandato ha durata di 1 anno e il ruolo è ricoperto in modo continuativo o comunque superiore ad 1 mese.

Finchè si fa "a gratis" nessun problema ...altrimenti contratto come "dipendente" (qui storcono il naso i Giudici) e con tutte le problematiche conseguenti... o i "contratti di collaborazione". (CoCoPro etc).
 
Ultima modifica:

christian1979

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Altro Professionista
Se si lavora da professionista si deve aprire la partita IVA, non c'è altra soluzione credo, e si fattura al condominio. Essere dipendenti del condominio equivarrebbe a caricare spese elevate che dovrebbero essere pagate dal condominio, quali IRPEF, inps, assicurazione ecc che il professionista si paga da solo. Non credo che i condòmini accettino queste soluzioni.

Più che altro se uno è già un professionista, in quanto io mi occupo di cartografia digitale e anche di articoli sul tema cartografico e comunicati stampa, quindi pago già l'Inpgi essendo iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti. Per fare anche l'amministratore, cosa che potrei fare dato che molto lavoro lo faccio con geometri e installatori di reti tecnologiche, nonché con il catasto, devo aprire una posizione anche all'Inps dato che non si tratta di professione da pubblicista....di conseguenza dovrei pagare due casse...ma nella stessa situazione starebbero anche architetti, avvocati o geometri che fanno anche gli amministratori. Sapete che dice la giurisprudenza in questi casi?
 

Dimaraz

Moderatore
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Giurisprudenza non centra.
Devi sentire un commercialista che verifica compatibilità dei 2 lavori (presumo cassa resti unica ma ovviamente sommerai gli introiti).

Ps.
La "favoletta" che al dipendente il Condominio pagherebbe tasse e contributi ma al libero professionista no...è "falsa".
Il compenso del libero professionista terrà debito conto delle tasse e contributi che dovrà versare.
È la complessità della "gestione" burocratica ad avere un dipendente condominiale a creare problemi.
 

christian1979

Nuovo Iscritto
Altro Professionista
Ben detto Diramaz, hai ragione...ma psicologicamente per un condominio è dura accettare un dipendente. Comunque sono contento che in questo gruppo ci siano persone qualificate e professionali quali deve essere un amministratore, che alla fine è un professionista nella gestione dei condòmini. Una volta questa professione si improvvisava..ma voi improvvisereste a fare i termoidraulici? o gli elettricisti? O i commercialisti?
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Una volta questa professione si improvvisava..ma voi improvvisereste a fare i termoidraulici? o gli elettricisti? O i commercialisti?

"Una volta" molti si improvvisavano in qualsiasi professione che non richiedesse specifico diploma o laurea (anzi molti si son "improvvisati" pure senza) ...e mi vien il sospetto che tanti continuino a farlo.
 

christian1979

Nuovo Iscritto
Altro Professionista
Infatti. Per le associazioni che fanno corsi, che ne pensate dell'Anammi, la sto valutando perché non ha prezzi molto elevati e non mi è troppo lontana (io abito sul litorale nord romano, Maccarese, Palidoro). Solo che non capisco perché si debba rimanere associati a chi elargisce il corso, l'obbligatorietà consiste solo nelle ore di formazione e nelle ore di aggiornamento annue.... Alcune associazioni hanno costi molto elevati che vorrei evitare....se qualcuno sa consigliarmi dei professionisti che fanno corsi non sarebbe male, un mio conoscente l'ha fatto presso una società di avvocati, mi sembra più professionale e meno ancorato alle grandi associazioni...chi può dirmi la sua esperienza?
 

christian1979

Nuovo Iscritto
Altro Professionista
Questo è quello che dice la cassazione:

Quali tasse e quali contributi previdenziali deve pagare? Conclusioni: le tasse ed i contributi previdenziali da pagare, da parte dell’amministratore di condominio, sono conseguenti all’inquadramento che possiamo dare alla sua attività nell’ambito delle norme fiscali. Ad esempio, se l’amministratore non è un professionista e quindi non è tenuto ad aprire la partita IVA, dovrà pagare solo l’IRPEF (o Ire) e non l’IRAP; quanto ai contributi previdenziali, egli sarà assoggettato a quelli previsti per la gestione separata costituita presso l’Inps e quindi il 18% del reddito, di cui un terzo a carico dell’amministratore (6%) ed i restanti due terzi a carico del Condominio. Se invece l’amministratore – pur non essendo soggetto all’IVA – è già iscritto ad un’altra forma di previdenza obbligatoria, si verserà solo il 10%, sempre ripartiti nelle stesse proporzioni tra Condominio ed amministratore. Quando l’attività di amministratore è soggetta all’IVA in quanto “assorbita” in una professione “inerente”, come nel caso del Commercialista, si deve versare solo la previdenza prevista per la Cassa professionale di appartenenza. Domanda n.6: Con quali attività è incompatibile quella di amministratore condominiale? Conclusioni: con nessuna, nemmeno con quella di mediatore se l’amministrazione condominiale non è esercitata con “professionalità” (v. sentenza Cassazione 21.04.1999).

In pratica se si svolge attività professionale affine e si è già professionisti, come Architetti, Commercialisti, Avvocati, Geometri, Ingegneri e Ragionieri (Mi sono documentato su questi) si fattura con la propria partita IVA e non si paga niente all'Inps perché la percentuale di quanto fatturato va poi pagata alla cassa previdenziale di appartenenza. In tutti gli altri casi si dovrà aprire la posizione alla gestione separata Inps, con un versamento minimo equivalente al 27% del reddito minimo imponibile, 15000 euro, a prescindere da quanto si guadagni. In pratica è un salasso. In linea di massima conviene iniziare questo tipo di attività solo per i professionisti sopra elencati. Altrimenti la cosa si fa più difficoltosa dal punto di vista delle spese da gestire.
 

mrossetti

Nuovo Iscritto
Amministratore di Condominio
Provo a dire la mia...
Per quanto riguarda la posizione previdenziale è obbligatoria l'iscrizione alla gestione separata dell'INPS,

Per quanto rigurda la partita IVA, è necessaria e per richiederla devi usare il modello AA9/8 dell'A.E., compilando i documenti con il codice di attività specifico per l'amministrazione dei condòmini che è il seguente
68.32.00 - Amministrazione di condòmini e gestione di beni immobili per conto terzi".



Se hai bisogno chiedi pure!
 
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