antomobile
Membro Junior
- Altro Professionista
Buongiorno a tutti.
Vorrei chiedere ai vostri esperti un'opinione su un punto forse controverso della vita condominiale (non ho trovato sempre chiarezza ed uniformità nei pareri che ho letto online) e che penso possa interessare molte persone. Si tratta in sintesi della partecipazione dell'inquilino alle decisioni che incidono su spese a suo carico.
Mi riferisco alla "partecipazione del conduttore alle Assemblee e di votare in luogo del proprietario dell'appartamento locatogli, nelle delibere dell'assemblea condominiale relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d'aria. Egli ha inoltre diritto di intervenire, senza diritto di voto, sulle delibere relative alla modificazione degli altri servizi comuni" (come già previsto dalla Legge 392/78 art. 10 - Disciplina delle locazioni di immobili urbani).
L'amministratore del mio Condominio afferma che questa norma (ex legge sull'Equo Canone) sia stata interamente abrogata e si rifiuta di fornirmi qualsiasi documentazione inerente le Spese deliberate "per non intaccare la privacy dei proprietari".
Invece i proprietari - da me interpellati - han confermato di non avere nulla in contrario ed han persino scritto all'Amministratore autorizzandolo esplicitamente, solo che lui dichiara di non aver mai ricevuto la lettera e che in tutti i modi la documentazione posso farmela fotocopiare da loro... (che però non vivono in Italia). La mia sensazione è che voglia semplicemente limitare il più possibile il lavoro da svolgere ed il numero di partecipanti alle Assemblee, per motivi che evidentemente sa solo lui...
A questo punto le rendicontazioni (postume) le potrei recuperare dai proprietari, mentre per quelle preventive e per partecipare alla votazione di delibere inerenti le spese... devo/posso agire per vie legali ?
Oppure l'art. 10 della Legge 392/78 è stato davvero abrogato e posso partecipare solo su Delega specifica dei proprietari per ogni singola Assemblea ?
L'inquilino che paga regolarmente le spese, non ha nemmeno il diritto di esser convocato quando queste vengono deliberate ed esprimere il proprio parere/voto al riguardo? E se i proprietari fossero in "mala fede" e richiedessero agli inquilini importi molto più alti di quelli realmente deliberati e spesi...? Personalmente non mi sembrerebbe logico nè corretto.
Vi ringrazio in anticipo per le vostre considerazioni.
Vorrei chiedere ai vostri esperti un'opinione su un punto forse controverso della vita condominiale (non ho trovato sempre chiarezza ed uniformità nei pareri che ho letto online) e che penso possa interessare molte persone. Si tratta in sintesi della partecipazione dell'inquilino alle decisioni che incidono su spese a suo carico.
Mi riferisco alla "partecipazione del conduttore alle Assemblee e di votare in luogo del proprietario dell'appartamento locatogli, nelle delibere dell'assemblea condominiale relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d'aria. Egli ha inoltre diritto di intervenire, senza diritto di voto, sulle delibere relative alla modificazione degli altri servizi comuni" (come già previsto dalla Legge 392/78 art. 10 - Disciplina delle locazioni di immobili urbani).
L'amministratore del mio Condominio afferma che questa norma (ex legge sull'Equo Canone) sia stata interamente abrogata e si rifiuta di fornirmi qualsiasi documentazione inerente le Spese deliberate "per non intaccare la privacy dei proprietari".
Invece i proprietari - da me interpellati - han confermato di non avere nulla in contrario ed han persino scritto all'Amministratore autorizzandolo esplicitamente, solo che lui dichiara di non aver mai ricevuto la lettera e che in tutti i modi la documentazione posso farmela fotocopiare da loro... (che però non vivono in Italia). La mia sensazione è che voglia semplicemente limitare il più possibile il lavoro da svolgere ed il numero di partecipanti alle Assemblee, per motivi che evidentemente sa solo lui...
A questo punto le rendicontazioni (postume) le potrei recuperare dai proprietari, mentre per quelle preventive e per partecipare alla votazione di delibere inerenti le spese... devo/posso agire per vie legali ?
Oppure l'art. 10 della Legge 392/78 è stato davvero abrogato e posso partecipare solo su Delega specifica dei proprietari per ogni singola Assemblea ?
L'inquilino che paga regolarmente le spese, non ha nemmeno il diritto di esser convocato quando queste vengono deliberate ed esprimere il proprio parere/voto al riguardo? E se i proprietari fossero in "mala fede" e richiedessero agli inquilini importi molto più alti di quelli realmente deliberati e spesi...? Personalmente non mi sembrerebbe logico nè corretto.
Vi ringrazio in anticipo per le vostre considerazioni.