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Bwin71

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:sob: L'amministratore ci ha appena inviato il conteggio preliminare del riparto della spesa per il riscaldamento centralizzato :disperato: Che batosta! Raddoppiato per me, dimezzato per altri, ma è possibile? :disappunto:

Sono passata da meno di mille euro all'anno a più di 2000! :sbuffo: Tenendo la temperatura a 19°! :rabbia:
Si muore di freddo! :malato:

Ok che sono all'ultimo piano ma è possibile che sia sta differenza abissale? Ai piani intermedi pagano meno della metà dell'anno scorso! Qualcuno è tipo a 500 euro invece che 1300 :emoji_astonished:

Sono disperata :sob:
 

Dimaraz

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Posso umanamente comprendere "l'infarto"...ma la differenza abissale non solo è possibile ma la trovo anche corretta.

Chi ha la proprietà di unità "periferiche" è ovviamente svantaggiato rispetto a qulle centrali (che godono del calore che sale da quelli sotto e sono isolati dalle unità superiori rispetto al tetto. Pure chi ha l'orientamento verso Nord è svantaggiato (in minur misura) risoetto a quelli a Sud.

L'unica recriminazione (giusta) è che fino ad ora si vendevano a prezzi più elevati i "piano attico" (Pretty Woman docet) rispetto agli intermedi...e la "rivoluzione" cambierà i parametri.

Trovo comunque un filo esagerato una differenza del 100% rispetto alla ripartizione precedente.
SE avete adeguato alla normativa che prevede i contabilizzatori individuali il tecnico incericato deve determinare i consumi involontari che vanno divisi per millesimi di proprietà...e di solito qesti rappresentano un 30% dei consumi totali.
 
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Dimaraz

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Non sei la prima e non sarai l'ultima a lamentarsi di tal fatto...ma tocca a te dimostrare l'errore.
Difficile fare una "diagnosi" dal web e con nesun dato sul tuo edificio.

Ps.
Tenendo la temperatura a 19°! :rabbia:
Si muore di freddo!

Non è mai morto nessuno per una temperatura di 19° che è tutt'altro che freddo...te lo dice uno che ha vissuto tempi in cui si doveva tenere il cappotto in aula (ben sotto i 18°).
E' la Legge dello Stato che impone una temperatura massima di 20° quindi sei nella norma.
 

Bwin71

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Condòmino proprietario
Non è mai morto nessuno per una temperatura di 19°
Se lo dici tu che nel 2016 non si possa stare in casa con 20/21°... :occhi_al_cielo:

Ad ogni modo, vi aggiorno. L'amministratore ha sbagliato tutti i conteggi! :shock:
Mi chiedo cosa lo paghiamo a fare! :pollice_verso:

Allora in pratica ha diviso la quota volontaria per i nuovi millesimi e non per le letture dei consumi! :sbuffo: Questo comportava a me 1000 euro in più! :rabbia:

Quindi in pratica, rifacendo i conti come andrebbero fatti vado a spendere 200 euro in più dell'anno scorso. Che sono tanti visto che ho 2°C di meno in casa, ma almeno stando al freddo più o meno non aumento di tantissimo...
 

Dimaraz

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Se lo dici tu che nel 2016 non si possa stare in casa con 20/21°... :occhi_al_cielo:

Non lo dico io ma una Legge dello Stato (è ammessa una tolleranza di +/-2°C)...che in occasioni particolari può anche imporre una riduzione (ridicola visto che poi nessuno è preposto al controllo ...e sono proprio gli uffici pubblici a contravvenire per primi).

Vorrei far notare che è da ipocriti fingersi tutti ambientalisti e poi pretendere che gli ambienti siano riscaldati d'inverno e raffreddati d'estate si da avere una "eterna primavera" entro gli edifici.
Se è freddo ci si può vestire evitando di girare in camicia dentro casa...per ogni grado in più si consuma (dicono) un 7% di combustibile in più ed analogo inquinamento.
Abiti a Milano...e dello smog dovresti avere conoscenza...o sei tanto "anestetizzata" da non sentire la differenza con l'aria di montagna?

Comunque la vicenda , dal lato costi, si è spiegata....non biasimerei oltre il dovuto il tuo amministratore, sbagliare è umano...l'importante è correggersi e riparare.
 

Bwin71

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Dici di non essere ipocriti e concordo. Vivo in un palazzo dove quasi tutti possono stare a 22° consumando la metà di quello che consumo io per averne 19°.
La caldaia va allo stesso ritmo creando disparità basata solo sui soldi.

Comunque... inutile discutere di questo...

L'amministratore è da biasimare eccome perchè primo è il suo lavoro non il mio. Secondo non se ne è nemmeno accorto, siamo stati noi in 2 o 3 a dover insistere per fargli correggere i conteggi indicandogli anche come fare...

Assurdo...
 

Dimaraz

Moderatore
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Vivo in un palazzo dove quasi tutti possono stare a 22° consumando la metà di quello che consumo io per averne 19°.
La caldaia va allo stesso ritmo creando disparità basata solo sui soldi

Il problema è che la nuova Legge è molto discutibile nei risultati.
Chi ha acquistato in un Condominio con caldaia centralizata, finora, lo ha fatto accettando l'accordo implicito che tutti dovevano ottenere o stesso beneficio e la spesa si sarebbe ripartita con un criterio prporzionale al valore della propria unità.
Ora hanno stravolto, con l'ottica di rendere tutti più "responsabili2, introducendo un coefficente variabile in funzione dei consumi "personali".

Il vero risparmio si sarebbe ottenuto obbligando tutto il Condominio ad adottare degli accorgimenti tecnici efficaci per migliorare efficenza (caldaie nuove = miglioramento relativamente basso) e minori dispersioni (infissi a tenuta e isolamento a cappotto esterno = notevole risparmio sui consumi di combustibile d'inverno e di energia per raffrescamento d'estate).

I nostri "esperti" al Governo hanno preferito farti spendere in un adeguamento (contatori) ...che poi porterà molti a fare gli interventi di isolamento...così spendi 2 volte (= più introiti di tasse ed imposte).

Il tuo problema è essere all'ultimo piano...fra i più dispersivi se il tetto non è ben isolato.
 

Bwin71

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Accidenti se è discutibile :triste:
Hai ragionissima nel sottolineare che il vero risparmio si ottiene modificando il riscaldamento ammodernando davvero la caldaia e insomma tutto l'impianto. Fare di conteggi maneggiando con delle scatoline non è risparmiare, è mettere sul lastrico delle famiglie.

Ma poi secondo me la questione è che quando abbiamo comprato ci siamo informati sulle spese medie di condominio e su quelle abbiamo acquistato. Ora le carte in tavola sono drasticamente cambiate e questo è ingiusto. Punto.
Se avessimo saputo, non avremmo comprato un ultimo piano, semplice. Perché non ce lo possiamo permettere.
Se ci pensi questo può addirittura scombinare il mercato delle case in vendita e degli affitti. Chi pagherebbe 600 euro di affitto e 600 euro di riscaldamento??? :emoji_astonished:
O 600 euro di mutuo e 600 euro di riscaldamento. Ma scherziamo...

E' semplicemente ASSURDO :indica:su:
 

Dimaraz

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Chi pagherebbe 600 euro di affitto e 600 euro di riscaldamento???

Però se ci pensi bene ...se ci fosse stato il "riscaldamento autonomo"...il cirterio sarebbe stato paragonabile con quello cercato con i termocontabilizzatori su centralizzato.

Ps.
Purchè non si consideri con il centralizzato:
1-il rischio che si ha se esistono "morosi nullatenenti"
2-la mancata "certezza" che i misuratori applicati sui termosifoni siano "precisi".
 

Bwin71

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Ma se ci fosse stato il riscaldamento autonomo a parte il fatto che ci scommetto tre dita di mio figlio che non spenderemmo 3.500 euro per il semplice fatto che è impossibile spenderli (cosa che ci hanno confermato ben tre installatori e due periti a cui abbiamo chiesto preventivi per vedere quanto ci costerebbe complessivamente il distacco) l'avremmo saputo al momento dell'acquisto.

Mi dispiace dissentire dalla tua opinione pacata ma non c'è davvero giustificazione nel ribaltone di questa legge. Almeno per un numero ampio di famiglie. Non si sono resi conto delle conseguenze e mi auguro che queste persone non vengano abbandonate a se stesse.
Sono davvero scandalizzata... scusa lo sfogo ma non c'è davvero senso in tutto questo.
 

Dimaraz

Moderatore
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Ma se ci fosse stato il riscaldamento autonomo a parte il fatto che ci scommetto tre dita di mio figlio che non spenderemmo 3.500 euro

Non scommettere mai con le cose degli altri...c'era già uno che scommetteva sulla testa dei suoi figli.

C'è qualcosa che non torna nelle cifre che "spari":
il conteggio preliminare del riparto della spesa per il riscaldamento centralizzato
Sono passata da meno di mille euro all'anno a più di 2000!

Come puoi passare da 1.000 a 2.000 (rivelatosi un errore ...ora 1300) e confrontare con 3.500.

La differenza fra un centralizzato ed un autonomo è un confronto che è dificile da fare:

-se lo si fa su un "piano teorico" si corre il rsichio di non considerare alcuni fattori o darne influenza errata e/o di errare nei calcoli

-per farlo con un test pratico...servirebbe un sacco di soldi perchè serve la costruzione di 2 edifici identici ma distinti per tipologia (centralizzato il primo autonomo il secondo)...e in ogni caso non avrebbe validità assoluta perchè entrano in gioco altre variabili (rapporto di potenzialità, quantificazione sui diversi costi e sulle manutenzioni e sulla gestione).

Non puoi nemmeno generalizzare riferendoti al tuo caso perchè anche l'accordo "implcito" che si accetta acquistando in Condominio ben difficilmente è "cosciente".
Dubito che tu abbia acquistato sapendo con quale criterio fosse stata redatta la tabella millesimi di riscaldamento.

Non essendoci una norma che imponga un unico criterio potresti trovare casi dove si sia tenuto conto della sola superficie o cubatura, altri dove si è introdotto già dei coefficenti di equilibratura per diversa posizione, altri dove si è costruito l'impianto "maggiorando" la superficie radiante delle unità più "esposte" ma non tenendone sempre debito conto.

Dovrebbe eserti noto il caso di quei condòmini dove alcuni tengono le finestre aperte (ben oltre il necessario per un ricambio d'aria) perchè tanto il consumo lo pagano tutti.

E' sempre difficile trovare un criterio che soddisfi tutti.
 

Bwin71

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Non scommettere mai con le cose degli altri
Infatti non è una scommesa ma un dato calcolato da 5 persone diverse... ci sarà del vero...
Come puoi passare da 1.000 a 2.000 (rivelatosi un errore ...ora 1300) e confrontare con 3.500.
Se io volessi i 21° che avevo prima, spenderei circa 3500 euro secondo l'amministratore e i suoi errori.
Se non avessi detto niente?
E' vero, sono arrabbiata nera e la mia reazione è quella che è... ma è mai possibile che una madre di famiglia si debba difendere dalla legge e dall'amministratore? Qui ci sono anziani indifesi che non sanno difendersi. Sarà anche uno sfogo ma non è accettabile una cosa del genere, fatta per fare, non per risparmiare o salvare l'ambiente.
La differenza fra un centralizzato ed un autonomo è un confronto che è dificile da fare
Non discuto, non ne so niente. Riporto quanto mi è stato detto che guarda caso coincide in modo incredibile da 5 fonti diverse... che fanno lavori diversi.
infatti secondo i tecnici interpellati il problema del nostro impianto centrale è prima di tutto le colonne che non sono isolate mentre un autonomo moderno non disperde quasi niente e con una caldaia a condensazione e dei termosifoni più efficienti si spenderebbe meno di prima col vecchio sistema a parità di temperatura.
Tutto questo per far spendere la metà a tre piani del condominio che si scaldano a vicenda essendo adiacenti. Che va bene, ma quando ho comprato le regole erano diverse e la legge dovrebbe tutelare lo stato di fatto di una famiglia che si indebita senza sapere che andrà a spendere il doppio se vuole stare al caldo.
Avrebbero dovuto imporre le termostatiche per evitare il fenomeno dello spreco dei piani intermedi che era scandaloso ma senza sovvertire la logica di ripartizione dei costi del riscaldamento, che diamine.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Ma i 3.500 derivano da un errore del tuo amministratore e non dal calcolo fatto dal tecnico.

Dato per buono quanto scrivono certi esperti...per ogni 1°C. la differenza di costo è del 7%.
Fosse dimostrato i tuoi attuali 1300 con 19° diventerebbero meno di 1.500.

Sono proprpio le termostatiche che determinano le eventuali differenze.

Già detto che concordo sulla discutibilità dell'applicazione...ma allora varrebbe anche per la questione delle classi di inquinamento delle auto.
Se quando ho acquistato un auto nel 1996 la stessa era omologata per circolare in qualsiasi strada ...perchè ora non posso più entrare in certi centri abitati dove si ammette solo dalla classe 4 o superiori?

Ancora: perchè posso comprare un bolide sportivo o un mastodontico Suv che "bruciano" 15 lt. di carburante ogni 100Km. percorsi (con relativo inquinamento) quando esistono veicoli che per lo stesso persorso ne consumano 5 lt..senza che vi sia obbligo di optare per i secondi...e invece si impone di costruire le nuove case in classe A per diminuire i consumi di combustibile?

Gli elementi di discussione sarebero infiniti.
 

Bwin71

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
7%? :fiuu: Magari! A me hanno dato diverse 100 euro per ogni mezzo grado! :disperato:
Penso che dipenda da come sono fatti gli impianti, non so... da noi danno degli incrementi mostruosi per ogni frazione di grado... ma si vede anche delle letture dei vari appartamenti... chi è stato meno prudente la sta pagando carissima altrochè!
Hai ragioni per le auto è uguale ma se mi permetti auto e casa familiare non è paragonabile...
Vero è che da questa cosa capisci il livella di presa per il **** a cui siamo sottosposti ogni giorno. Peccato che spesso questa presa per i fondelli distrugge famiglie di persone oneste
 

Studio Verlicchi

Membro Ordinario
Amministratore di Condominio
Cito dal sito: www.ingegno-web.it:

Per quanto riguarda il calcolo delle differenze di fabbisogno termico, il MiSE prevede una precisa procedura. Innanzitutto, per quanto riguarda il fabbisogno termico (oggetto di valutazione) intende il fabbisogno ideale di energia termica utile della singola unità immobiliare per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria, secondo le definizioni contenute nella norma UNI/TS 11300 parte 1 e 2. La procedura indicata per il calcolo delle differenze di fabbisogno delle singole unità immobiliari sarà la seguente:
  • Calcolo del fabbisogno ideale di energia termica utile di ciascun appartamento;
  • Individuazione dell'appartamento con il fabbisogno a metro quadro più basso e dell'appartamento con il fabbisogno a metro quadro più elevato;
  • Confronto dei fabbisogni per metro quadro tra i due appartamenti suddetti e determinazione della relativa differenza. La formula da utilizzarsi è la seguente: (Fabbisogno termico massimo – Fabbisogno termico minimo) / Fabbisogno termico massimo. Se la differenza suddetta è superiore al 50%, allora sarà opportuno valutare due differenti sistemi di ripartizione delle spese, uno secondo la norma UNI 10200, e l’altro utilizzando il criterio di ripartizione alternativo prospettato dal decreto. A quel punto, i due differenti sistemi saranno illustrati in Assemblea, che si esprimerà, con le maggioranze previste in merito, su quale adottare, definendo altresì, nel caso di disapplicazione della 10200, i coefficienti forfettari (almeno 70 ai consumi volontari e il restante come quota involontaria), nonché il parametro in base al quale ripartire la quota legata ai consumi involontari.
[omissis]​

Ovviamente, disapplicare la UNI 10200 non vuole dire non essere soggetti all’obbligo di contabilizzazione. Semplicemente, viene impiegato un differente criterio di riparto, che sarà definito conformemente a quanto previsto dal Decreto, ma con grande fatica per gli Amministratori. Questi si troveranno a dover gestire Assemblee in cui, di fatto, ci sarà una enorme possibilità di scelta. E, quindi, come spesso succede, interminabili discussioni.
 
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