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Internauta

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Condòmino proprietario
Saluti a tutti, mi trovo in una situazione davvero difficile e spero che possiate darmi un consiglio.
Quest'anno ho comprato casa e purtroppo abbiamo scoperto poco dopo che ci siamo trasferiti nel nuovo appartamento che l'amministratore del condominio aveva smesso di pagare i fornitori e con varie acrobazie si era intascato un bel po' di soldi equivalente a due gestioni annuali del palazzo. Un palazzo con due scale, quindi non piccolo con riscaldamento centralizzato e diversi lavori appena conclusi.
Naturalmente l'abbiamo cacciato e ne abbiamo nominato uno nuovo col quale abbiamo denunciato l'amministratore ladro e ci siamo costituiti parte civile col condominio.
Ora col nuovo amministratore stiamo trattando con i vari fornitori per ottenere delle dilazioni per rientrare dei debiti evitando di ricevere varie ingiunzioni.
Fin qui è un dramma ma tutto abbastanza chiaro.
Il motivo per cui vi chiedo consiglio è il seguente. I debiti del condominio sono stati maturati quasi tutti o comunque in gran parte prima che io comprassi casa e sono quindi a carico del vecchio proprietario del mio appartamento. Però l'amministratore mi ha detto che i soldi li chiederà tutti a me ma che io potrò rivalermi sul vecchio proprietario per ottenere il rimborso della quota a lui spettante.
Ovviamente se il vecchio proprietario non dovesse pagare o non potesse far fronte al pagamento resterei io e la casa a garanzia solidale del debito, ovvero se lui non mi paga io ci rimetto la casa.

E tutto vero? Non può l'amministratore chiedere i soldi al vecchio proprietario visto che sono debiti maturati e deliberati mentre lui era il proprietario della casa?
 

Dimaraz

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Vi è del vero e del falso.

L'amministratore può chiederti, dopo che l'assembela abbia deliberato in merito, il pagamento di somme per sopperire ad un momentaneo bisogno di cassa (anche se dovuto al fatot illecito del predecessore).

L'amministratore non può chiedere soldi al vecchio proprietario in virtù di una delibera in quanto questi non è più un condòmino. Ciò non toglie che possa presentare richiesta informale (a cui dubito abbia riscontro) o dovrebbe agire citando in causa.

Il caso non è di semplice soluzione e richiederebbe la visione di tutta la documentazione.

Serve attenta analisi per verificare le cose secondo quanto dispone la Legge.

Art. 63 disposizioni di attuazione del codice civile

I. Per la riscossione dei contributi in base allo stato di ripartizione approvato dall'assemblea, l'amministratore, senza bisogno di autorizzazione di questa, puo' ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione, ed e' tenuto a comunicare ai creditori non ancora soddisfatti che lo interpellino i dati dei condòmini morosi.

II. I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condòmini.

III. In caso di mora nel pagamento dei contributi che si sia protratta per un semestre, l'amministratore puo' sospendere il condòmino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato.

IV. Chi subentra nei diritti di un condòmino e' obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente.

V. Chi cede diritti su unita' immobiliari resta obbligato solidalmente con l'avente causa per i contributi maturati fino al momento in cui e' trasmessa all'amministratore copia autentica del titolo che determina il trasferimento del diritto.

Il fatto è che il proprietario precedente non ha omesso pagamenti ...e gli ammanchi non sono certo spese deliberate o note....e per di più accertate solo dopo la vendita.

Serve stabilire quando sono avvenute le sottrazioni di denaro e se la cosa fosse anche solo "sospettabile" dai documenti (bilanci) e/o usando la "diligenza del buon padre di famiglia".
Ciò per stabilire una sorta di responsabilità di chi ti ha venduto (seppur in apparente buona fede).
 

Internauta

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
L'amministratore può chiederti, dopo che l'assembela abbia deliberato in merito, il pagamento di somme per sopperire ad un momentaneo bisogno di cassa (anche se dovuto al fatot illecito del predecessore).
Si è questo il caso. L'assemblea si è riunita e ha dato mandato al nuovo amministratore di contattare i fornitori e ottenere il massimo delle condizioni favorevoli per pagare in modo frazionato. Nella stessa assemblea è stato anche deliberato di ripartire il debito tra i condòmini e di incominciare a versare un tot a titolo di recupero e anticipo pagamento dei fornitori sperando un domani di riprendere i denari all'amministratore ladro e restituirli ai condòmini nella misura in cui hanno contribuito.

Quindi in pratica leggendo attentamente la tua precisa disanima mi sembra di capire che lui può chiedermeli, che il vecchio proprietario è solidale con me ma se non paga devo fargli causa e che forse rientreremo un domani in possesso delle somme io o il vecchio proprietario nella misura in cui contribuiremo a questo massacro finanziario?
 

Dimaraz

Moderatore
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Sempre difficile pronosticare il futuro...quando poi è una partita di cui non si conoscono le carte e la durata.

Tanto per dire...prima di iniziare un procedimento giudiziario contro l'ex...farei una verifica che non sia già un fallito/nullatenente o si rischia la beffa oltre il danno.
 

Internauta

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Tanto per dire...prima di iniziare un procedimento giudiziario contro l'ex...farei una verifica che non sia già un fallito/nullatenente o si rischia la beffa oltre il danno.
Ma sai intanto la denuncia era praticamente obbligatoria e quindi al momento non stiamo spendendo niente, è lui che dovrà difendersi davanti al tribunale penale. A condanna avvenuta vedremo se essendoci costituiti parte civile iniziare o meno la causa di merito stante la condanna. Lui queste somme le ha sottratte e non siamo l'unico condominio a quanto pare... sappiamo di altre denunce... comunque questo lo vedremo a tempo debito, speriamo che non passino anni e anni.
 

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