Daniele_68
Nuovo Iscritto
- Condòmino proprietario
Buongiorno,
sono comproprietario (al 50%) con la mia ex moglie di un appartamento che si trova in una quadrifamiliare. Solo due anni fa noi proprietari abbiamo deciso di affidarci ad un amministratore di condominio, quindi sono piuttosto “nuovo” della materia. Alla prima assemblea di condominio dello scorso anno, sostanzialmente di insediamento dell’amministratore, abbiamo partecipato sia il sottoscritto che la mia ex moglie.
Quest’anno, invece, entrambi non abbiamo preso parte alla riunione. Ho comunicato all’amministratore la mia assenza senza nominare alcun delegato, mentre la mia ex moglie dal canto suo ha nominato un suo delegato senza però che io ne sapessi niente (quindi non c’è stato alcun accordo tra noi due, anche perché se fossi venuto a conoscenza che la mia ex moglie nominava quale suo delegato la persona che ha poi partecipato all’assemblea avrei subito detto che non ero d’accordo e avrei proposto a mia volta un mio di rappresentante).
La mia richiesta di puntualizzare nel verbale che il delegato era tale solo per la mia ex moglie ma non per me, è stata respinta, perché, premesso che il gestionale dell’amministratore non consente la divisione della proprietà in caso di conferimento di delega, in caso di appartamento cointestato, i proprietari devono nominare un loro rappresentante per la partecipazione all’assemblea che avrà potere di voto e in caso di partecipazione all’assemblea di tutti i proprietari e di disaccordo per la nomina del rappresentante, il presidente dell’assemblea può procedere alla nomina dello stesso tramite sorteggio.
Nel caso specifico, quindi, essendo intervenuto il delegato dalla mia ex moglie, e non essendoci nessun altro comproprietario presente all’assemblea, non è necessario modificare il verbale che risulta regolare.
In questa risposta io ci leggo che per l’amministratore, il delegato nominato dalla mia ex moglie è diventato in automatico il mio delegato agendo quindi anche in mia rappresentanza. Ma funziona così? questa persona cioè ha potuto rappresentarmi anche senza un mio consenso scritto?
Dalle ricerche on line che ho fatto la questione mi sembra piuttosto ingarbugliata. I riferimenti normativi e la giurisprudenza che ho trovato non mi sembra confermino in modo chiaro e pieno la tesi così come mi è stata presentata, e la pratica del sorteggio sembrerebbe superata, anche a seguito di una sentenza della Corte della Cassazione. Non avendo però il tempo necessario per approfondire in mdo preciso, provo a rivolgermi a questo forum dove di certo ci sono persone molto più competenti di me.
Ringrazio chiunque potrà darmi qualche delucidazione al riguardo.
Daniele_68
sono comproprietario (al 50%) con la mia ex moglie di un appartamento che si trova in una quadrifamiliare. Solo due anni fa noi proprietari abbiamo deciso di affidarci ad un amministratore di condominio, quindi sono piuttosto “nuovo” della materia. Alla prima assemblea di condominio dello scorso anno, sostanzialmente di insediamento dell’amministratore, abbiamo partecipato sia il sottoscritto che la mia ex moglie.
Quest’anno, invece, entrambi non abbiamo preso parte alla riunione. Ho comunicato all’amministratore la mia assenza senza nominare alcun delegato, mentre la mia ex moglie dal canto suo ha nominato un suo delegato senza però che io ne sapessi niente (quindi non c’è stato alcun accordo tra noi due, anche perché se fossi venuto a conoscenza che la mia ex moglie nominava quale suo delegato la persona che ha poi partecipato all’assemblea avrei subito detto che non ero d’accordo e avrei proposto a mia volta un mio di rappresentante).
La mia richiesta di puntualizzare nel verbale che il delegato era tale solo per la mia ex moglie ma non per me, è stata respinta, perché, premesso che il gestionale dell’amministratore non consente la divisione della proprietà in caso di conferimento di delega, in caso di appartamento cointestato, i proprietari devono nominare un loro rappresentante per la partecipazione all’assemblea che avrà potere di voto e in caso di partecipazione all’assemblea di tutti i proprietari e di disaccordo per la nomina del rappresentante, il presidente dell’assemblea può procedere alla nomina dello stesso tramite sorteggio.
Nel caso specifico, quindi, essendo intervenuto il delegato dalla mia ex moglie, e non essendoci nessun altro comproprietario presente all’assemblea, non è necessario modificare il verbale che risulta regolare.
In questa risposta io ci leggo che per l’amministratore, il delegato nominato dalla mia ex moglie è diventato in automatico il mio delegato agendo quindi anche in mia rappresentanza. Ma funziona così? questa persona cioè ha potuto rappresentarmi anche senza un mio consenso scritto?
Dalle ricerche on line che ho fatto la questione mi sembra piuttosto ingarbugliata. I riferimenti normativi e la giurisprudenza che ho trovato non mi sembra confermino in modo chiaro e pieno la tesi così come mi è stata presentata, e la pratica del sorteggio sembrerebbe superata, anche a seguito di una sentenza della Corte della Cassazione. Non avendo però il tempo necessario per approfondire in mdo preciso, provo a rivolgermi a questo forum dove di certo ci sono persone molto più competenti di me.
Ringrazio chiunque potrà darmi qualche delucidazione al riguardo.
Daniele_68