fabio bonaldo
Nuovo Iscritto
- Amministratore di Condominio
Buongiorno a tutti, ho bisogno di un aiuto e spero di essere sul forum giusto.
Abbiate pazienza se mi dilungherò, ma devo essere più chiaro possibile.
Mia moglie è proprietaria al 100% (in comunione dei beni con me) di un appartamento utilizzato come seconda casa/vacanze, su cui paga tasse e orpelli vari come seconda casa.
Nè io nè mia moglie abbiamo la residenza presso questo appartamento.
Il condominio ha 6 appartamenti più un bar al piano terra, perciò non saremmo obbligati ad avere l'amministratore.
Tuttavia, per eccesso di zelo, negli anni '90 abbiamo costituito e registrato lo stesso il condominio all'agenzia delle entrate e io ho accettato di esserne il formale amministratore, a titolo completamente gratuito.
Un altro condòmino, sempre a titolo gratuito, fa praticamente tutto: segue il conto corrente bancario, le spese, i pagamenti e tutti i conti, indice le assemblee, redige i verbali, segue le manutenzioni programmate (centrale termica ecc).
Insomma, lui fa tutto, io solo firmo le carte (che non sono poche).
La cosa va avanti ormai da oltre 15 anni senza grosse difficoltà.
Con la nuova legge del 2013 la figura dell'amministratore viene inquadrata più seriamente e mi è stato detto che dovrò fare un corso di aggiornamento.
Ma aggiornamento di cosa?!
Ho chiamato uno studio professionale dove concordare tale aggiornamento, ma mi è stato detto che, non avendo la residenza presso quell'appartamento, non avendo mai fatto nessuna formazione, e anche se sono l'amministratore da 15 anni, sono fuori dalle regole, che non posso fare 'sto benedetto aggiornamento, ma che soprattutto mi consigliano di lasciare la carica per non andare incontro a rogne (anche penali) in caso di problemi o controversie che potessero scaturire da situazioni gravi (danni a persone/cose, incendi, allagamenti, ecc).
Per favore ditemi come stanno le cose.
Sentiti ringraziamenti.
FB
Abbiate pazienza se mi dilungherò, ma devo essere più chiaro possibile.
Mia moglie è proprietaria al 100% (in comunione dei beni con me) di un appartamento utilizzato come seconda casa/vacanze, su cui paga tasse e orpelli vari come seconda casa.
Nè io nè mia moglie abbiamo la residenza presso questo appartamento.
Il condominio ha 6 appartamenti più un bar al piano terra, perciò non saremmo obbligati ad avere l'amministratore.
Tuttavia, per eccesso di zelo, negli anni '90 abbiamo costituito e registrato lo stesso il condominio all'agenzia delle entrate e io ho accettato di esserne il formale amministratore, a titolo completamente gratuito.
Un altro condòmino, sempre a titolo gratuito, fa praticamente tutto: segue il conto corrente bancario, le spese, i pagamenti e tutti i conti, indice le assemblee, redige i verbali, segue le manutenzioni programmate (centrale termica ecc).
Insomma, lui fa tutto, io solo firmo le carte (che non sono poche).
La cosa va avanti ormai da oltre 15 anni senza grosse difficoltà.
Con la nuova legge del 2013 la figura dell'amministratore viene inquadrata più seriamente e mi è stato detto che dovrò fare un corso di aggiornamento.
Ma aggiornamento di cosa?!
Ho chiamato uno studio professionale dove concordare tale aggiornamento, ma mi è stato detto che, non avendo la residenza presso quell'appartamento, non avendo mai fatto nessuna formazione, e anche se sono l'amministratore da 15 anni, sono fuori dalle regole, che non posso fare 'sto benedetto aggiornamento, ma che soprattutto mi consigliano di lasciare la carica per non andare incontro a rogne (anche penali) in caso di problemi o controversie che potessero scaturire da situazioni gravi (danni a persone/cose, incendi, allagamenti, ecc).
Per favore ditemi come stanno le cose.
Sentiti ringraziamenti.
FB