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simpa1988

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Buongiorno,
una scala di un condominio (dal piano terra) porta alle seguenti unità immobiliari: primo piano (appartamenti), secondo piano (appartamenti), terzo piano (appartamenti) e ultimo piano adibito a sotto tetto non abitabile (in cui ogni condòmino del primo, secondo e terzo piano detiene un piccolo solaio di proprietà e pertinenziale all'appartamento).
Causa spazi ristretti, il Comune ha permesso di eseguire ascensore (dal piano terra) con sbarco al solo terzo piano con abbattimento barriere architettoniche. Ai restanti piani (primo, secondo e sotto tetto), l'ascensore non può avere sbarco o fermata. Ciò premesso:
a. se il condominio dovesse decidere a maggioranza di fare l'opera, i signori del primo e secondo piano (pur non avendo sbarco diretto al piano) pagherebbero le spese di installazione e manutenzione delle spese o no?
b. Come si calcola la maggioranza dei condòmini? Sui millesimi di tutta la scala o solo delle unità immobiliari del terzo piano o non esiste maggioranza, posto che trattasi di opera a cui si accede solo volontariamente (chi paga utilizza l'opera e si tiene la chiave dell'ascensore essendo un'opera privata?).
Considerata l'importanza della questione (abbattimento barriere architettoniche per persone su di età), grazie di cuore a chi mi risponderà, preferibilmente citando fonti normative o esperienze personali.
A presto
Alby
 

Dimaraz

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Bisogna cliccare su fotografia per scaricare la foto
Confermo che il server non accetta (provato diversi formati)...girerò la questione ai tecnici.

Comunque dal Pc ho potuto analizzare meglio e penso che la riquadratura bianca che hai "spennellato" sia quella in dibattito.

par di capire che quella è la zona dove salirebbe la colonna dell'ascensore e che l'unico accesso comune sarebbe quel pianerottolo che però è più basso rispetto al corridoio di accesso agli ingressi del piano.

Lo stesso corridoio risulta interrotto da un cancello proprio all'intersezione con la scala a delimitare una parte privata (come da tua descrizione).

Rimane qualche perplessità sul perchè esista quella inferriata a separare un corridoio comune oppure si tratta di altro condominio?
Inoltre... l'area su cui verrebbe installato l'ascensore è essa stessa condominiale?

Perchè qui spieghi che:
Per Dimaraz, circa i millesimi dei favorevoli: la maggioranza della scala per 508 millesimi ha approvato il progetto e le relative spese tecniche, anche se di fatto l’opera riguarderebbe l’accesso dal piano terra al terzo piano. Questo perché per raggiungere i solai ne beneficerebbero tutti.

...quel proprietario di "corridoio privatizzato" che poi si trova una simile struttura in facciata anche se in cristallo+ telaio metallico dubito conceda il benestare.
Da "avvocato" dovresti sapere che se trovi il tipo determinato che ti cita in causa (e blocca il cantiere) tu prima di vedere i lavori ultimati passano decenni...e non hai nessuna garanzia di sentenza favorevole.

Ulteriore questione "deontologica"
Ho parlato di condòmini rassegnati perché, il titolare del balcone di cui sopra continuava ad asserire che l'opera non fosse a norma, minacciando la causa.
Stando lui al secondo piano, proprio come i miei genitori, egli si vedrà subito costruire l'opera (si ripete con lo sbarco al terzo piano), rassegnandosi dunque che non verrà mai tolta. Dopo aver detratto fiscalmente mediante l'abbattimento barriere architettoniche e decorsi alcuni anni, faremo le modifiche per permettere lo sbarco al secondo piano (dove ripeto ci sono due gradoni). Tutto questo per avere lo sbarco al secondo piano per i miei genitori.

Peccato che nemmeno di questo tu non possa avere garanzie.
Suona pure come "beffarsi" delle norme (intanto uso il bonus e dopo faccio quel che era impedito)...un avvocato certe cose le può pensare ma non scrivere pubblicamente.
 

Franci63

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
par di capire che quella è la zona dove salirebbe la colonna dell'ascensore e che l'unico accesso comune sarebbe quel pianerottolo che però è più basso rispetto al corridoio di accesso agli ingressi del piano.
Forse anche per questo non potrebbe usufruire di qualche bonus “barriere architettoniche “, poiché resterebbe il gradino ad impedire l’accesso comodo al piano
 

simpa1988

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Premessa: sono convinto che la priorità sia il confronto lato tecnico (in ambito giuridico, di geometra e di amministratore o singolo condòmino). Anche perché è veramente interessante osservare che ogni aspetto ha più risvolti in più sedi.
Eviterei quindi questioni personali (le scuole sono cambiate, impara a non usare il maiuscolo, una volta i treni arrivavano sempre in orario, tu hai studiato di più di me, ecc).

Circa il diritto di veduta: è ovvio che è previsto dalla normativa (codice civile), ma è altresì ovvio che vi sono dei diritti inviolabili dell'uomo (con richiami costituzionali, tra cui diritto alle utenze, luce, acqua, gas, ma anche l'accesso in casa dei disabili). Pertanto, se nel contrasto di detti diritti, il formante giurisprudenziale, allo stato, ha visto prevalere il diritto di accesso all'abitazione di chi ne ha bisogno, in luogo di un diritto di veduta, non si può che prenderne atto.

Pare ovvio che una sentenza del 2019 (dunque recente) possa prevalere su una del 2016 (meno recente), anche se nessuna pronuncia generica dà certezza sul caso specifico, specialmente se la pronuncia non è a sezioni unite (che crea un precedente vincolante).

A mio sommesso avviso, è palese che deve prevalere il diritto alla fruibilità dell'abitazione di una persona che ne ha necessità rispetto alla tutela della distanze della proprietà del vicino. Specialmente se l'ascensore è in cristallo (non leva luce) ed ha ritorno al piano (scompare al piano terra).
In ipotesi di urgenza e di interclusione, si può richiedere al giudice un provvedimento di urgenza ex art. 700 cpc. senza attendere il passaggio in giudicato della sentenza.


Circa lo sbarco dell'ascensore: come anticipato, il comune ha autorizzatolo sbarco solo al terzo piano con abbattimento barriere architettoniche, posto che:
  • al primo piano vi sarebbe lo sbarco su una proprietà privata (sarebbe dunque necessario il permesso del proprietario, che allo stato si rifiuta, o la sentenza di servitù coattiva ex art. 1051/2 cc);
  • al secondo piano vi sono due gradoni. Secondo il comune anche l'utilizzo di uno scivolo o piè d'oca in loco (per superare tali gradoni appunto) non permetterebbe l'abbattimento barriere architettoniche. Questo perché una carrozzina, in ipotesi di arretramento, avrebbe la possibilità di precipitare lungo la scala. Il tutto sarebbe dunque alquanto pericoloso per il disabile.

    Ne consegue che anche operando senza abbattimento barriere architettoniche (dunque ristrutturazioni edilizie con migliorie con detrazione al 50%) il comune non darebbe mai il benestare in ambito urbanistico, trattandosi di opera pericolosa.

Circa le fotografie: ne allego di più chiare unitamente ai rilievi ed alla tavola.
Ecco il link delle fotografie Ecco Altre foto

In breve, la scala comune prevede le inferriate, che sono appunto condominiali. I ballatoi sono privati ed inaccessibili (salvo consenso del giudice o del proprietario).

Tutte le proprietà confinanti sono facenti parte del condominio, che ha già dato nulla osta per le parti comuni.

Premesso quanto sopra, come ho evidenziato, ci sono diversi condòmini interessati (circa la maggioranza die millesimi) dunque si farebbe l'ascensore al terzo piano per dare un servizio a quelli del terzo piano. Parimenti, i miei genitori al secondo, sarebbero favorevoli per avere l'opera un domani (in ipotesi di sbarco al secondo piano).

Non trattasi di furbata o di beffarsi nelle norme come asserito, ma di una necessità.

Per la cronaca, ora sono un semplice dipendente e mi occupo di altro
 

bastimento

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
Forse anche per questo non potrebbe usufruire di qualche bonus “barriere architettoniche “, poiché resterebbe il gradino ad impedire l’accesso comodo al piano
Non credo: le agevolazioni per eliminazione (o riduzione) delle barriere architettoniche, non pretendono l'azzeramento (almeno anni fa era così).
Ad esempio noi abbiamo fatto installare un ascensore lato cortile: gli sbarchi avvenivano solo al livello del pianerottolo intermedio delle scale: ma è stato riconosciuto come opera atta a ridurre gli ostacoli.

Oggi un inquilino ha chiesto (comunicato) che intende installare un servoscala per superare anche la rampa di scala dal paino abitazione al pianerottolo di sbarco dell'ascensore: anche questa opera è agevolata, a favore di chi sosterrà la spesa.
E' inoltre considerata opera non invasiva, facilmente removibile, quindi installabile anche senza il consenso del condominio o della proprietà.
 

simpa1988

Nuovo Iscritto
Altro Lavoratore
Da quanto mi ha comunicato il geometra del Comune: o vi è completo abbattimento barriere architettoniche (la carrozzina standard può dunque essere ammessa al transito senza gradini ovunque o in rampa di sicurezza) o si va in agevolazione (deroga) previo parere discrezionale tecnico del Comune. Cosa che in questo caso non ha fatto.

Ciò premesso,

PRIMA DOMANDA: viste le fotografie, come si può creare fisicamente uno sbarco al secondo piano per ovviare al problema dei gradoni?

SECONDA DOMANDA: in ambito procedurale, sempre per lo sbarco al secondo piano, come conviene muovermi (avallando l'opera con sbarco al terzo piano e solo dopo averla eseguita muovermi per i permessi al secondo o prevedere lo sbarco al secondo piano subito) ?

TERZA DOMANDA: a vostro avviso il proprietario della barriera e del ballatoio privato del secondo piano, posto che l'ascensore starebbe a 80 cm dalla barriera, potrebbe avere margini fondati per contestare l'opera o no?

Grazie molte per l'aiuto
 

bastimento

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
d1) Non so risponderti: mi pare tu abbia un tecnico in loco
d2) Chiedi al costruttore dell'ascensore cosa comporta una predisposizione.
d3) Non sono esperto, ma certamente se lo sbarco avviene sulla sua proprietà, non gliela puoi imporre: forse potrai acquistare la servitù, se il proprietario è disponibile.
 

Dimaraz

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Eviterei quindi questioni personali (le scuole sono cambiate, impara a non usare il maiuscolo...
Non vi è nulla di "personale" ma siccome sei nuovo devi rispettare le norme del Forum (che evidentemente non hai letto nonostante l'invito in fase di iscrizione)..e ciò passa anche attraverso il rispetto di chi si prodiga nel risponderti evitando di presentarti con "titoli" per poi cambiarli come ora appare.

Per la cronaca, ora sono un semplice dipendente e mi occupo di altro

Un Avvocato è un professionista iscritto ad un Albo ...quindi non hai tale qualifica (il che giustifica in parte la tua "impreparazione")

Quindi non avertene per eventuali "ramanzine"...sono indigesto al "politically correct" imperante e sono uso a rilevare certe "discrepanze" ma il tono è sempre "bonario".

Passando alle questioni "tecniche"...

ma è altresì ovvio che vi sono dei diritti inviolabili dell'uomo (con richiami costituzionali, tra cui diritto alle utenze, luce, acqua, gas, ma anche l'accesso in casa dei disabili)
Il diritto di una persona termina dove si lede quello di altri.
Qui non vi è alcun "disabile" e il presupposto stesso appare di per sé inaccettabile visto che l'impianto risolve i problemi di accessibilità unicamente per la/le proprietà del 3° piano
Prima che mi tacci di essere misantropo... sono ProTutore di una sorella disabile al 100%.
Ai restanti piani (primo, secondo e sotto tetto), l'ascensore non può avere sbarco o fermata
Ed i tuoi genitori non abitano al terzo piano...quindi nutro perplessità (eufemismo) sulla loro legittimità a citare in causa chi si oppone.

Pare ovvio che una sentenza del 2019 (dunque recente) possa prevalere su una del 2016 (meno recente

Non sei "Avvocato" ...quindi perdono l'ennesima "stupidaggine" ...3 anni di differenza non cambiano la sostanza.
Se vuoi infilarti in un Giudizio fino ad arrivare al Terzo Grado o financo a porre la questione alle Sezioni Unite...libero di provarci ...poi torni e racconti come è andata.

in ipotesi di sbarco al secondo piano).

Non trattasi di furbata o di beffarsi nelle norme come asserito, ma di una necessità.
Questa è una "furbata" ..nell'intento di ottenere un Bonus che non merita accoglimento da chi non potrà utilizzare l:impianto finché rimane come progettato.
Su tali premesse (sbarco unicamente al 3° piano) solo i proprietari di unità a tale livello sono legittimati alla detrazione fiscale per abbattimento barriere.
Magari AdE potrebbe avallare ...ma suggerisco un Interpello preventivo.




In ipotesi di urgenza e di interclusione, si può richiedere al giudice un provvedimento di urgenza ex art. 700 cpc. senza attendere il passaggio in giudicato della sentenza.
Questa non la capisco ... perché se fosse in risposta al mio appunto
Da "avvocato" dovresti sapere che se trovi il tipo determinato che ti cita in causa (e blocca il cantiere) tu prima di vedere i lavori ultimati passano decenni.
allora sarebbe ennesima "gaffe"...non puoi chiedere un provvedimento d'urgenza ex art.700 CPC per un manufatto ancora "inesistente".
Nessun Giudice sano di mente potrebbe autorizzare un impianto dove non esiste "urgenza".


PRIMA DOMANDA: viste le fotografie, come si può creare fisicamente uno sbarco al secondo piano per ovviare al problema dei gradoni?
Solo una ditta specializzata e previo verifica in loco può confermare soluzioni.
Magari è possibile una piattaforma elevatrice per il dislivello dei 2 gradini od altro (hanno fatto Venezia )...la questione è solo di portafoglio.


prevedere lo sbarco al secondo piano subito
Decisamente preferibile. Risolvere i problemi a posteriori è più dispendioso.


potrebbe avere margini fondati per contestare l'opera o no?
Ca va sans dire.
Come dimostra la sentenza che ho citato (per la cronaca li non erano 80 cm. ma 300).
 

bastimento

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
Solo i proprietari di unità a tale livello sono legittimati alla detrazione fiscale per abbattimento barriere.
Magari AdE potrebbe avallare ...ma suggerisco un Interpello preventivo.
Questo non lo darei per certo: ad es. un ascensore con sbarchi sul pianerottolo interpiano è stato autorizzato e riconosciuto come opera atta al superamento (e non alla eliminazione) delle barriere esistenti. Ed ha ricevuto un bonus regionale a fondo perduto: ovviamente ha anche goduto delle detrazioni casa.
 

Dimaraz

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Nessuno da nulla per scontato...qualcuno continua a mischiare Bonus Abbattimento Barriere Architettoniche (75%) con i contributi a fondo perduto che hanno ben diversa caratteristica, presupposti e importo del beneficio (ridicolo) ..
oltre ad aleatoria possibilità di ottenimento.

Al contrario un Bonus Fiscale non ha il limite di un "plafond" ed è garantito il suo accesso (nel rispetto dei requisiti).

Al punto che piuttosto del "contributo" è preferibile optare per il Bonus Ristrutturazione (50%) che non ha precondizioni sulle barriere.
 

simpa1988

Nuovo Iscritto
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Circa il tono, ogni tua risposta viene data (senza zucchero) con un tono molto singolare.

Circa il titolo di avvocato, sono spiacente, ma nel momento in cui si acquisisce il titolo e si rimane iscritti all’albo, anche solo 1 giorno, successivamente e senza l’iscrizione all’albo, si può comunque continuare a spendere detto titolo acquisito (ex pronunce art. 348 cp). Tuttavia, ho preferito derubricare la mia qualifica (che mi rimane) per evitare ogni polemica inutile (10 righe su premesse e 1 di contenuti). A prescindere da tutto, se anche fossi un semplice studente in legge (cosa che non sono), penso che avrei più competenze giuridiche di un qualunque signore della strada.

Circa il contemperamento dei diritti.

Anche io ho una sorella interamente disabile, ma non parlo di disabilità. E’ completamente fuori luogo domandare quanto e se una persona è disabile per giustificare un’opera di abbattimento barriere. L’abbattimento va fatto a prescindere. Diversamente opinando si creerebbe una classifica su chi ne ha più bisogno o meno.

Ribadisco che il formante giurisprudenziale da sempre dà un interesse preminente ai diritti delle persone rispetto a quelli della tutela della proprietà.

Da quasi 30 anni viene riconosciuta l’interclusione relativa. Ciò significa che se hai un accesso in casa a piedi, per la normativa italiana, hai facoltà di chiedere l’allargamento ex art. 1052 cc per avere accesso carrale coi mezzi di soccorso, il tutto a costo di strappare via il sedime al vicino mediante servitù coattiva per l’accesso in ambulanza. Ne consegue che sarebbe del tutto assurdo limitare l’accesso con l’ascensore a chiunque per l’ingresso in casa



Circa la procedura

Parli di cause, ma non so se hai una cultura giuridica o meno, visto che continui a glissare al riguardo.

In ambito pratico, preso atto del nulla osta condominiale a verbale e del parere del Comune sull’opera, con una semplice dia o scia o cila (valuterà il tecnico) si procede ai lavori, previa pec all’amministratore.

Se poi il vicino titolare della ringhiera avrà da ridire sarà suo onere promuovere un (eventuale) giudizio (cautelare o ordinario):



Circa la legittimazione ad agire


Come già ribadito 3 vote esiste la maggioranza dello stabile interessata all’opera: non solo chi sta al terzo, ma anche taluni che stanno al primo ed al secondo piano.

A prescindere da ciò, gli organi pertinenziali (solaio) stanno al quarto e tutti i condòmini ci devono accedere (o come dice Bastimento agevolare l’accesso).



Circa l’interpello


Lo sto appunto presentando con il commercialista, posto che abbiamo intenzione di eseguire sconto in fattura, che è appena stato levato dalla ns amica Giorgetta Meloni.



Circa il 700 cpc,

ai fini dei requisiti della misura cautelare di urgenza si necessita di fumus (parvenza del diritto e chiaramente c’è vedi sopra) e periculum (urgenza, elemento da approfondire). Il 700 cpc da prassi non può essere chiesto per pronunce costitutive, ma si può tentare, posto che trattasi di un provvedimento atipico (dunque residuale). Il fatto che la struttura non ci sia ancora non significa nulla.

D’altronde anche io che sono giovane ho rotto il piede e x due mesi non riuscivo ad andare dai miei genitori. Se avessi ancora abitato lì, come avrei potuto fare?



Sulla prima domanda,

ho contattato 10 ditte e nessuna si reputa disponibile al riguardo, anche perché si perderebbe l’abbattimento sull’intera opera ed il Comune ha risposto picche (senza abbattimento non si fa l’opera),



Sulla seconda domanda,

non so se è fattibile a livello pratico



Sulla terza domanda,

a mio avviso non è sufficiente citare una mera pronuncia del 2016. L’orientamento delle pronunce è proprio quello di agevolare l’accesso in casa. In ogni caso, se così non fosse, cosa potrebbe fare chi vive in centro storico? Se dentro la tromba delle scale non vi sono gli spazi per l’ascensore e fuori vanno rispettati i 3m, negli stabili dove ci sono i ballatoi (cioè tutta Milano), di fatto, nessuno può avere non solo l’abbattimento, ma nemmeno la possibilità di entrare in casa, considerato che anche il servo scala richiede parecchio spazio.

Anziché elencare i no, sarebbe utile promuovere soluzioni alternative realizzabili, considerato che ho prodotto fotografie con elaborato di rilievi e scheda.



Grazie a tutti e buona domenica
 

queenann

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
Premesso che non riesco a vedere le foto!!!
L'installazione di una struttura per disabili richiede una comunicazione al Condominio e, salvo che non leda pesantemente diritti altrui, non richiede votazione favorevole a maggioranze varie.
Pertanto il signore del primo piano che non vuole lo sbarco è un suo problema salvo che la cabina ascensore non gli entri proprio dentro casa magari in camera da letto! Il passaggio in aderenza non mi pare lesione di proprietà privata.

Parimenti il signore che lamenta una lesione del diritto di veduta laterale. Bene questo mi pare un diritto minore rispetto a quello della persona.
Infatti le varie sentenze della S.C. sono in alta maggioranza favorevoli a questo "sacrificio". Salvo che il condòmino non abbia un monolocale con quell'unica finestra con vista laterale sul Duomo, Madonnina compresa, non vedo cosa può pretendere.
Questo condòmino refrattario blatera di "illeggittimo" e "non a norma". Purtroppo la L.104/92 è molto chiara (tanto da superare le "negazioni" delle Soprintendenze per i centri storici) e pertanto sfiderei il soggetto chiedendogli molto cortesemente a quali norme si riferisce. Ad abbaiare sono buoni tutti i cani, a mordere solo alcuni.

I due gradoni tra lo sbarco e il pianerottolo possono essere superati con un servoscala di cui deve essere pianificato anche il collegamento elettrico (con l'ascensore o con linea autonoma.
Perchè ha ragione il tecnico del Comune: gli scivoli devono avere una pendenza molto bassa per legge in quanto una carrozzina (anche la superleggera) oltrepassa i 100kg con disabile sopra, peso che sia in discesa sia in salita richiede forza non comune.
Per la normativa particolare cui sono soggetti gli ascensori per disabili (pulsantiera, spazio interno, tipo di apertura, collegamento elettrico, citofono etc) provvederei prima a "fornire" di 104 i genitori anziani in quanto i controlli su questo tipo di ascensori sono molto stretti una volta installati. Con una 104 e il servoscala il problema viene superato.
Se non è possibile, provvederei subito per lo sbarco al proprio piano (spesa senza contributi nè agevolazioni), compresa la predisposizione di un eventuale allaccio elettrico (importantissimo questo!) per il futuro il servoscala per i due gradini, opera che sarà a suo tempo oggetto di agevolazioni e contributi da parte di chi lo ha installato e pagato. Certo è costoso ma è meglio che i genitori siano il più a lungo possibile in buona salute.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Circa il tono, ogni tua risposta viene data (senza zucchero) con un tono molto singolare.
Ora cominci a tediarmi...sul mio modus operandi ho già dato spiegazione.
Non uso "cortesia e leziosità" (tranne con chi è mio cliente ...e paga il conto)...e chi si ostina nel dimostrare l'indimostrabile alla lunga mi indispone.


ho preferito derubricare
Allora male hai fatto... perché insinui il sospetto nei partecipanti di essere millantatore.
Qui esistono altri Dottori in Legge che mai si sono presentati come Avvocato per poi modificare lo "status".
Se la Legge è dalla tua non rifiutarla.

se anche fossi un semplice studente in legge (cosa che non sono), penso che avrei più competenze giuridiche di un qualunque signore della strada
No...puoi sempre incontrare il "signore di strada" più preparato di te.


E’ completamente fuori luogo domandare quanto e se una persona è disabile per giustificare un’opera di abbattimento barriere
Ovvio..ma io mi riferivo all'urgenza che hai paventato per ottenere una sentenza favorevole.

Da quasi 30 anni viene riconosciuta l’interclusione relativa. Ciò significa che se hai un accesso in casa a piedi, per la normativa italiana, hai facoltà di chiedere l’allargamento ex art. 1052 cc per avere accesso carrale coi mezzi di soccorso, il tutto a costo di strappare via il sedime al vicino mediante servitù coattiva per l’accesso in ambulanza. Ne consegue che sarebbe del tutto assurdo limitare l’accesso con l’ascensore a chiunque per l’ingresso in casa
Qui vai nuovamente nel campo delle mistificazioni confondendo le basi del Diritto.
Non esiste "obbligo" di installazione ascensore in edifici esistenti...ma solo per quelli di nuova costruzione oltre determinato numero di piano.
E confondere lo "strappare sedime" per il transito (non vale solo per le ambulanze " ) per i fondi interclusi con la facilitazione di accesso al piano è "bizzarro"...a maggior ragione se propugnata da chi comunque non otterrebbe accesso (rileggi con più attenzione quanto ho scritto).


Se poi il vicino titolare della ringhiera avrà da ridire sarà suo onere promuovere un (eventuale) giudizio (cautelare o ordinario):
Su questo non ci piove e mai ho detto il contrario...solo mi chiedo ...perché con tutte le tue certezze sei qui a rompere i cabassisi (bonario) sollecitando interventi/pareri di altri???

Non sei il primo che contesta quanto spiego ...ma continua di questo passo
non so se hai una cultura giuridica
e ti crei un futuro in questo Forum.
Sono decenni che invito i "saputi" che non gradiscono le mie tesi a tornare con sentenze che mi smentiscono.
Sempre pronto a riconoscere la ragione altrui e chiedere scusa...ma sto diventando vecchio senza poterlo palesare



ho contattato 10 ditte e nessuna si reputa disponibile al riguardo, anche perché si perderebbe l’abbattimento sull’intera opera ed il Comune ha risposto picche (senza abbattimento non si fa l’opera)
Cortocircuito verbale?
Perché il Comune dovrebbe negare un impianto se si realizza l'accesso ad ogni piano?
Ho ipotizzato una pedana elevatrice per il solo dislivello del pianerottolo...quindi no rampa, no montascale (dalla foto è evidente lla larghezza appena sufficiente della scala)
che è appena stato levato dalla ns amica Giorgetta Meloni.
Il velato sarcasmo....dura lex sed lex.
Non doveva mai esserci così come i vari Bonus quantomeno non in assurda entità.

Il 700 cpc da prassi non può essere chiesto per pronunce costitutive, ma si può tentare
Ops...quindi un "banale uomo della strada" non parlava a vanvera.
Tentare...alias essere o non essere..

a mio avviso non è sufficiente citare una mera pronuncia del 2016.
Appunto...a tuo avviso.
Coppe quando vale Bastoni.



Ps.

D’altronde anche io che sono giovane ho rotto il piede e x due mesi non riuscivo ad andare dai miei genitori. Se avessi ancora abitato lì, come avrei potuto fare?
Si fa si fa.
Parli con uno che ha patito frattura scomposta di una gamba...che abitava al primo piano senza ascensore....e che comunque dopo 30 giorni (grazie ad un arnese degno dell'inquisizione) camminava financo a guidare veicoli privi di qualsivoglia "assistenza".
 

simpa1988

Nuovo Iscritto
Altro Lavoratore
Ciao Queenann, grazie molte per le risposte veramente calzanti.

Circa le foto, te le posso inviare nelle conversazioni personali (se mi scrivi un messaggio privato) o via mail se mi lasci l’indirizzo mail (non scriverlo completo se no ti arriva spam esempio: nome.cognome chiocciola libero.it viceversa ti posso lasciare il mio così mi mandi una mail e ti rispondo con le fotografie. (Nota del moderatore: rileggi il regolamento).

Circa il signore al primo piano, l’ascensore non tocca la sua proprietà, come quello del secondo piano. L’ascensore si avvicina solo alle barriere dei ballatoi dei di loro appartamenti, ma restano almeno 80 cc di distanza tra l’ascensore e le loro barriere.

L’asserita illegittimità verteva sul fatto che venissero lesi i rapporti aeroilluminanti degli immobili con i ballatoi, ma il parere del comune ha sconfessato il tutto, posto che tali unità immobiliari avevano altre finestre e porte finestre (si rammenta poi che l’ascensore è in cristallo, non porta il buio, ed ha ritorno al piano dopo l'uso, no privazione di aria).

Il problema verte sui gradoni, considerato che gli spazi sono angusti non potrebbero esserci i margini di un montascale, da qui la necessità di inviarti le foto.

Grazie molte per l’aiuto e buona domenica
 
Ultima modifica di un moderatore:

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Una buona suddivisione della spesa che tenga conto di adesioni future è la seguente:
A) si divide l'intera spesa per millesimi di proprietà. Ogni appartamento avrà quindi una sua quota di proprietà (minore al primo, maggiore al terzo);
B) coloro che aderiscono pagano la loro quota più una quota di quelli che non aderiscono. Es. l'appartamento n.5 paga la sua quota e paga la quota dell'appartamento n.6.
Ehhh???
Non sono certo di aver compreso ma messa giù così appare sbagliata
Salvo accordo unanime la spesa di costruzione ascensore è per metà in base all'altezza e metà in base millesimi di proprietà generale (logicamente riparametrati alla "scala" interessata.
Le quote di chi entra successivamente vanno divise secondo criterio fra tutti.
Servirà ricalcolare il valore del cespite.
 

simpa1988

Nuovo Iscritto
Altro Lavoratore
  • a. Circa il Millantatore? A cosa ti riferisci? Ho solo detto la verità sul mio conto;
  • b. Se poi a te rode che hai la terza media è un problema tuo. Parliamo di te, quali sono i tuoi titoli di studio? Che esperienza professionale hai? Vediamo se a questo giro rispondi oppure eviti come hai fatto prima;
  • c. Il signore della strada può insegnarmi tutto, ma non in ambito giuridico, a meno che sia un giurista (studioso del diritto, avvocato o professore, ecc). Il mio professore di filosofia del diritto diceva: “sai il tedesco? No. Lo parli? No. Bene. Conosci il diritto? No. Allora perché ne parli?”. A mio avviso puoi annusare qualcosa (forse per la teoria del tacchino induttivista), ma non sei un giurista, se non studi il diritto e se non leggi pronunce. Io ora sono (per fortuna) un dipendente, lavoro nel ramo del diritto, ma leggo sentenze della Cassazione tutti i giorni;
  • d. ovviamente l’obbligo di ascensore esiste solo per gli edifici di nuova costruzione per alcuni requisiti. Mi sa che non hai compreso quanto ho detto: io sto dicendo che se in un edificio vecchio (non di nuova costruzione) ho il mero accesso a piedi, in forza dell’interclusione relativa (tale è senza l’accesso carraio), posso chiedere al giudice un nuovo o ulteriore accesso mediante servitù coattiva sul fondo del vicino. Questo dice la legge (normativa). Se poi non ne sei a conoscenza pace. Ho gestito una causa in tal senso ed ho vinto due gradi di giudizio (sempre con rimborso spese legali, malgrado il cliente avesse domandato la servitù al vicino). Ora si trova in cassazione;
  • e. sono qui per avere pareri in ambito tecnico da geometri o ingegneri o amministratori circa l’abbattimento barriere architettoniche. Poi sono consapevole del fatto che qualcosa possa sfuggirmi, non occupandomi di diritto condominiale, ad esempio, mi ero perso la suddivisione dei costi ex novo;
  • f. in ordine al tuo quesito: “Perché il Comune dovrebbe negare un impianto se si realizza l'accesso ad ogni piano?” Ho precisato due volte che i gradoni sono insuperabili (l’ente ha paura che la carrozzina cada all’indietro) ed ho chiesto qui aiuto per questo. Mi puoi fornire il tuo punto di vista che non l'ho compreso?
  • g. il bonus barriere architettoniche è d’obbligo in qualunque paese civile in cui ci sono molti anziani o molti disabili, ma questo è un tema politico e non tecnico. Quindi chiudo subito l'argomento;
  • h. circa il 700 cpc e l’uomo della strada, è una misura atipica residuale. Dunque dipende dal Giudice che trovi di fronte, ci sono pronunce favorevoli e non favorevoli. Al giorno d’oggi, in cui tutti sono impazienti, il 700 è stato oggetto di abuso. A mio avviso (da non uomo della strada come te) la necessità di accesso (a casa propria di un disabile o di un anziano) è un interesse meritevole di tutela (questo dice tutta la giurisprudenza), ma immediata.
 

bastimento

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
abbiamo intenzione di eseguire sconto in fattura, che è appena stato levato dalla ns amica Giorgetta Meloni.

Il velato sarcasmo....dura lex sed lex.
Non doveva mai esserci così come i vari Bonus quantomeno non in assurda entità.
Scusate: la cosa mi interessa. Una mia inquilina ha chiesto/comunicato l’intenzione di acquistare/installare un servo scala su una rampa, pensando di avere lo sconto in fattura. (70-75%)
Due domande:
1) È ancora possibile lo sconto fattura?
2) Quale “luce” libera deve comunque rimanere disponibile lungo la scala?
 

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Buonasera sono la Dott.ssa Angela Rita Di Candia di Manfredonia, due anni fà ho frequentato il corso abilitante per diventare amministratore di condominio, sono iscritta all'associazione ANACI e sono alla ricerca di condòmini da amministrare su Manfredonia.
Ho un'esperienza lavorativa di tre anni. Spero di avere presto riscontro.
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