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Luca2222

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Salve, ho acquistato un immobile a fine anno 2019, tramite asta, da subito mi metto in comunicazione con l'amministratore e gli chiedo i bollettini per pagare ogni mese i contributi condominiali.
L'amministratore in quell'occasione muto, non mi ha mai citato alcun debito condominiale ne preteso nulla.

A distanza di 1 anno, cioè 2 giorni fa, ricevo a casa un rendiconto anno 2019 2018 2017 in cui risulto con un debito di 3000 euro e una convocazione in assemblea ordinaria.
Mi reco in assemblea ordinaria e chiedo spiegazioni, l'amministratore mi dice che io per legge devo pagare i debiti condominiali l'anno in corso in cui ho ricevuto la casa e l'anno precedente.

Ma, io mi chiedo perchè non mi ha informato prima e se ne esce con sta cosa dopo 1 anno? e poi non ha nemmeno fatto ancora il riparto del debito, cioè mi ha messo tutti i debiti esistenti, anno 2017 2018 2019 e in più c'è anche un dicitura saldo es. precedenti ovviamente negativo, che credo ditemi voi riguardi gli esercizi precedenti al 2017.

Poi mi informa che devo prendere un appuntamento e insieme a lei facciamo il riparto, e che dovrei andare da un avvocato per informarmi (addirittura?!), e in più mi dice che per anno non si intende anno solare, però nel rendiconto c'è scritto ad es. esercizio 2020 dal 1/01 al 31/12, quindi non riesco a capire.
Perchè oltretutto scusatemi se fosse realmente l'anno solare, ha superato i 180 giorni per inviare il rendiconto.

In più c'è da dire che in alcun modo ha richiesto nulla agli ex proprietari.
Inoltre, ha aumentato anche le tasse condominiali, prima si pagava 25 euro al mese.

Io ora devo farmi fare questo riparto, però vorrei avere delle informazioni, perchè questa situazione la trovo abbastanza strana.
 

Dimaraz

Moderatore
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Mi limito all'essenziale e trascuri le amenità.

ho acquistato un immobile a fine anno 2019....
A distanza di 1 anno, cioè 2 giorni fa, ricevo a casa un rendiconto anno 2019 2018 2017

Riferisci a quel "capra" di amministratore che la Legge prevede che tu sei responsabile in solido degli eventuali debiti per le spese deliberate per gli anni 2019 e 2018 (quindi niente 2017)...e unicamente per quelle "ordinarie.

Non ha alcun obbligo di comunicarti entro certe date ma unicamente di presentare il Bilancio entro 180 gg. dalla chiusura esercizio.
Tieni presente che per quello 2019 sono ammissibili ritardi data la "pandemia".



Inoltre, ha aumentato anche le tasse condominiali

Tasse ???
 

Luca2222

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Mi limito all'essenziale e trascuri le amenità.



Riferisci a quel "capra" di amministratore che la Legge prevede che tu sei responsabile in solido degli eventuali debiti per le spese deliberate per gli anni 2019 e 2018 (quindi niente 2017)...e unicamente per quelle "ordinarie.

Non ha alcun obbligo di comunicarti entro certe date ma unicamente di presentare il Bilancio entro 180 gg. dalla chiusura esercizio.
Tieni presente che per quello 2019 sono ammissibili ritardi data la "pandemia".





Tasse ???
Ho chiamato l'ufficio dell'amministratore, dopo diversi litigi e continue chiamate sono riuscito a farmi dare la data di chiusura del bilancio.
Corrisponde all'anno solare, nonostante lei avesse detto alla riunione di no.

Ho richiesto anche i saldi degli esercizi 2017, 2018 e 2019 e ha detto che me li invia entro domani, anche se poco ci spero.
Ho richiesto il regolamento condominiale, e hanno detto che non esiste.

Io mi sono allarmato sinceramente perchè l'amministratore alla riunione ha detto agli altri condòmini spero che a voi siano pochi spiccioli e che paghi tutto il nuovo arrivato.
Penso che voglia accollarmi qualche spesa straordinaria, cosa che non può fare penso.

In più ho trovato una carta dell'asta che dice "ci sono dei debiti condominiali che non resteranno a carico dell'acquirente" e poi dice che risultano a debito 3000 euro, di cui 2700 scaduti, poi dice che le spese condominiali annue sono di 320 euro, e che quelle corrispondenti all'anno in corso e precedente sono 410, e infine spese straordinarie di 300 euro ma che sono state pagate.
Questo documento è datato però inizio 2018, perchè con i tempi dell'asta io la casa l'ho ottenuto a fine 2019.

Tasse intendo i contributi condominiali da pagare ogni mese, era 25 euro al mese, e mi ha inviato anche i bollettini di tutto il 2020, ora alla riunione ha detto che dai calcoli risulta invece che bisogna aumentare tutto, e che dovevo pagare 35 euro al mese, e ora devo dargli la differenza.

Ora ho preso appuntamento, che incompetenza.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
L'amministratore in quell'occasione muto, non mi ha mai citato alcun debito condominiale ne preteso nulla.

In più ho trovato una carta dell'asta che dice "ci sono dei debiti condominiali che non resteranno a carico dell'acquirente"

Quindi ora non fare tanto il "sorpreso" ed accusare gratuitamente l'amministratore quando anche tu hai le tue colpe per non aver letto tutto quel che ti veniva consegnato.

Le "tasse mensili" quindi non sono altro che la rateizzazione delle quote di spese condominiali ...che non possono essere "fissate" in anticipo ma solo preventivate e poi conguagliate.

Tralascio l'analisi di cifre buttate alla rinfusa e ti suggerisco di:
-recarti dall'amministratore in compagnia di un esperto (amministratore/avvocato/contabile) per farti consegnare copia di tutta la documentazione contabile a partire dal 2014 e del Bilancio Preventivo 2020(se presentato)..per poi verificare i debiti che ti competono.

-per le quote future di partecipare attivamente alle assemblee.
 

davideboschi

Membro Ordinario
Altro Professionista
Mi sembra che tu, nonostante abbia acquistato in asta il che richiede una certa pratica, non abbia le idee del tutto chiare.
Anzitutto, dici che hai acquistato a fine 2019 ma tieni presente che la data da cui tu sei effettivamente proprietario non è la data dell'asta ma la data del decreto di trasferimento della proprietà emesso dal Giudice. Quindi se l'asta è stata a fine 2019 è probabile che tu sia diventato proprietario nel 2020, se invece intendi che la data di fine 2019 è quella del decreto di trasferimento, allora sei proprietario dal 2019.
Assumiamo che sia il secondo caso, come pare.

Legalmente, tu sei tenuto a rispondere in solido per le spese dell'anno dell'acquisto e dell'anno precedente (per anno si intende naturalmente l'anno di gestione e non l'anno solare, anche se in questo caso pare coincidano). Quindi solo per il 2019 e il 2018. Le spese sono quelle ordinarie, più quelle straordinarie deliberate nel periodo in questione (bada bene deliberate e non sostenute, questo vuol dire che se hanno fatto dei lavori straordinari nel 2018 ma la spesa era stata deliberata l'anno prima, quella spesa non ti compete).

La "carta dell'asta" come la chiami tu non ha alcuna utilità in questo calcolo, perché riferita a un periodo diverso, quindi se un calcolo è stato fatto ed è magari anche giusto in sé, non sono stati usati i dati corretti, quindi scordatelo.

Quello che devi fare è prendere i resoconti e i riparti delle spese per millesimi dell'immobile in questione, relativi al 2019 e al 2018. Nel riparto ci dovrebbe essere la cifra dovuta per l'anno di riferimento, più lo scaduto degli anni precedenti, il tutto suddiviso in rate.
Lo scaduto dell'anno 2017 non va calcolato. Le spese straordinarie deliberate nel 2017, anche se sostenute nel 2018 o nel 2019, non vanno calcolate. Il resto ahimè ti compete.
Una piccola difficoltà potrebbe essere la verifica delle spese straordinarie, nel senso che se ti sono state addebitate, devi leggerti i verbali delle assemblee e verificare che siano state deliberate nel periodo che ti compete. Se nei verbali di assemblea ci sono frasi tipo "si approva il preventivo per..." oppure "si approva la spesa di euro tot per...", allora la spesa ti compete.
 

Luca2222

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Quindi ora non fare tanto il "sorpreso" ed accusare gratuitamente l'amministratore quando anche tu hai le tue colpe per non aver letto tutto quel che ti veniva consegnato.

Le "tasse mensili" quindi non sono altro che la rateizzazione delle quote di spese condominiali ...che non possono essere "fissare" in anticipo ma solo preventivate e poi conguagliate.

Tralascio l'analisi di cifre buttate alla rinfusa e ti suggerisco di:
-recarti dall'amministratore in compagnia di un esperto (amministratore/avvocato/contabile) per farti consegnare copia di tutta la documentazione contabile a partire dal 2014 e del Bilancio Preventivo 2020(se presentato)..per poi verificare i debiti che ti competono.

-per le quote future di partecipare attivam6 alle assemblee.
Le carte dell'asta, intendo la perizia del perito, e se io leggo "ci sono debiti condominiali ma che non resteranno a carico dell'acquirente" e non essendo io esperto in materia è ovvio che non vado a pensare di dover pagare.
Non è che io sapessi e me ne sono infischiato, semplicemente non lo sapevo, l'amministratore poteva anche avvisarmi dopo le nostre diverse comunicazioni, anzi ti dirò di più, se non leggevo questo rendiconto neanche me lo diceva, e continuava come ha fatto a mettermi i debiti di anni e anni.

Io ho richiesto di farmi inviare per email 2017 2018 e 2019, come mai mi consigli anche il 2014?
Comunque, in questo periodo di quarantena non penso che qualcuno venga con me all'appuntamento, non siamo in periodi normali, semplicemente mi faccio dare dei documenti e gli chiedo cosa intende farmi pagare e successivamente invio tutto se lo necessita ad un legale.
Però dovrei capire bene cosa farmi dare.

Mi sembra che tu, nonostante abbia acquistato in asta il che richiede una certa pratica, non abbia le idee del tutto chiare.
Anzitutto, dici che hai acquistato a fine 2019 ma tieni presente che la data da cui tu sei effettivamente proprietario non è la data dell'asta ma la data del decreto di trasferimento della proprietà emesso dal Giudice. Quindi se l'asta è stata a fine 2019 è probabile che tu sia diventato proprietario nel 2020, se invece intendi che la data di fine 2019 è quella del decreto di trasferimento, allora sei proprietario dal 2019.
Assumiamo che sia il secondo caso, come pare.

Legalmente, tu sei tenuto a rispondere in solido per le spese dell'anno dell'acquisto e dell'anno precedente (per anno si intende naturalmente l'anno di gestione e non l'anno solare, anche se in questo caso pare coincidano). Quindi solo per il 2019 e il 2018. Le spese sono quelle ordinarie, più quelle straordinarie deliberate nel periodo in questione (bada bene deliberate e non sostenute, questo vuol dire che se hanno fatto dei lavori straordinari nel 2018 ma la spesa era stata deliberata l'anno prima, quella spesa non ti compete).

La "carta dell'asta" come la chiami tu non ha alcuna utilità in questo calcolo, perché riferita a un periodo diverso, quindi se un calcolo è stato fatto ed è magari anche giusto in sé, non sono stati usati i dati corretti, quindi scordatelo.

Quello che devi fare è prendere i resoconti e i riparti delle spese per millesimi dell'immobile in questione, relativi al 2019 e al 2018. Nel riparto ci dovrebbe essere la cifra dovuta per l'anno di riferimento, più lo scaduto degli anni precedenti, il tutto suddiviso in rate.
Lo scaduto dell'anno 2017 non va calcolato. Le spese straordinarie deliberate nel 2017, anche se sostenute nel 2018 o nel 2019, non vanno calcolate. Il resto ahimè ti compete.
Una piccola difficoltà potrebbe essere la verifica delle spese straordinarie, nel senso che se ti sono state addebitate, devi leggerti i verbali delle assemblee e verificare che siano state deliberate nel periodo che ti compete. Se nei verbali di assemblea ci sono frasi tipo "si approva il preventivo per..." oppure "si approva la spesa di euro tot per...", allora la spesa ti compete.
Prima cosa non sono una persona esperta in materia, altrimenti non avrei scritto qui, sono qui per avere consigli.
Poi nessuno sta dicendo che non voglio pagare, semplicemente sto riportando tutti i fatti.

Poi le spese straordinarie anche leggendo in giro non mi sembra che mi competono, ed era questa la mia principale preoccupazione, perchè alla fine di esercizio ordinario dovrei cavarmela sui 600 euro per 2 anni.

Poi se uno partecipa all'asta non è esperto, se lo sai puoi assumere un avvocato che lo faccia al posto tuo, e così ho fatto.

No.
Chi acquista non è tenuto a corrispondere alcuna somma per le spese straordinarie deliberate prima del rogito/atto di trasferimento
Infatti io di questo mi preoccupavo, perchè alla fine di esercizio ordinario so che dovrebbe essere 600 euro per 2 anni.
 

Dimaraz

Moderatore
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Altro Professionista
n più ho trovato una carta dell'asta che dice "e poi dice che risultano a debito 3000 euro, di cui 2700 scaduti, poi dice che le spese condominiali annue sono di 320 euro

La frase è ambigua (ma comprendo che gli inesperti non colgano il senso completo)...intende sottolineare la presenza di alcuni debiti che non saranno di competenza di chi compra...ma non che non ne esistano in assoluto a carico.

Poi se uno partecipa all'asta non è esperto, se lo sai puoi assumere un avvocato che lo faccia al posto tuo, e così ho fatto.

???
Quindi se hai nominato un legale doveva svolgere meglio il suo lavoro.

Io ho richiesto di farmi inviare per email 2017 2018 e 2019, come mai mi consigli anche il 2014?

Intendevo dal 2014 e tutti i successivi si da avere piena visione di quelle che erano state le dinamiche che avevano determinato il debito.
La "prescrizione" si ha dopo 5 anni...quindi dei precedenti non ti devi curare.
 

Luca2222

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
La frase è ambigua (ma comprendo che agli inesperti non colgano il senso completo)...intende sottolineare la presenza di alcuni debiti ma che non saranno di competenza di chi compra...ma non che non ne esistano in assoluto.



???
Quindi se hai nominato un legale doveva svolgere meglio il suo lavoro.



Intendevo dal 2014 e tutti i successivi si da avere piena visione di quelle che erano state le dinamiche che avevano determinato il debito.
La "prescrizione" si ha dopo 5 anni...quindi dei precedenti non ti devi curare.
So benissimo di essere stato assistito male purtroppo.
In ogni caso per ora avevo richiesto 2017 2018 e 2019, che già mi davano un idea, richiederò anche i precedenti.
Tuttavia, dubito di ottenerli, infatti li avevo richiesti ieri e ancora oggi non mi ha inviato nulla l'amministratore.

Io non voglio pensare male, ma alla riunione si rifiuta di darmi specificazioni e dice queste cose private su appuntamento, richiedo i documenti e non me li invia.
Per sapere quale fosse l'anno (anno solare o no) ho dovuto insistere e nemmeno lo sapeva.

Però non capisco la cosa dei 5 anni, cioè anche se ci fossero debiti non scaduti, comunque non mi interesserebbero se io devo pagare 2018 e 2019 e l'esercizio ordinario.

Comunque, vi ringrazio per le informazioni che mi state dando :) :)
 

davideboschi

Membro Ordinario
Altro Professionista
Chi acquista non è tenuto a corrispondere alcuna somma per le spese straordinarie deliberate prima del rogito/atto di trasferimento
Da quanto leggo sui vari siti che citano le sentenze della Cassazione, non è così.
Le obbligazioni rimangono in capo al venditore fino alla data del rogito o del decreto di trasferimento.
Tuttavia, il condominio può esigere dal compratore il pagamento in solido di tutte le obbligazioni sorte nell'anno in corso e nell'anno precedente, in base al principio di solidarietà passiva (art. 63 disp. att. c.c.).
L'insorgenza dell'obbligazione avviene:
- per le spese ordinarie, nel momento in cui si verifica la spesa;
- per le spese straordinarie, nel momento in cui la spesa viene deliberata, perché quello è il momento in cui il soggetto si obbliga.

Rimane il il diritto, per l'acquirente, di esigere dal venditore le somme pagate in forza del principio di solidarietà passiva, anche se in caso di vendita all'asta tale diritto appare molto difficile da far valere.

La sentenza di riferimento della Cassazione è quella del 9/7/1964, n. 1814.
 

Luca2222

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Da quanto leggo sui vari siti che citano le sentenze della Cassazione, non è così.
Le obbligazioni rimangono in capo al venditore fino alla data del rogito o del decreto di trasferimento.
Tuttavia, il condominio può esigere dal compratore il pagamento in solido di tutte le obbligazioni sorte nell'anno in corso e nell'anno precedente, in base al principio di solidarietà passiva (art. 63 disp. att. c.c.).
L'insorgenza dell'obbligazione avviene:
- per le spese ordinarie, nel momento in cui si verifica la spesa;
- per le spese straordinarie, nel momento in cui la spesa viene deliberata, perché quello è il momento in cui il soggetto si obbliga.

Rimane il il diritto, per l'acquirente, di esigere dal venditore le somme pagate in forza del principio di solidarietà passiva, anche se in caso di vendita all'asta tale diritto appare molto difficile da far valere.

La sentenza di riferimento della Cassazione è quella del 9/7/1964, n. 1814.
Dimaraz mi ha detto solo quelle ordinarie.

Tu hai il diritto di recarti presso il suo studio e chiedere di visionare gratuitamente la documentazione condominiale e di ottenerne copia sostenendone il costo.
Giusto?
 

davideboschi

Membro Ordinario
Altro Professionista
Dimaraz mi ha detto solo quelle ordinarie.
L'ho ben letto e l'ho anche citato, se hai visto, e proprio perché l'ho letto ho risposto.

Ma Dimaraz si sbaglia, perché anche se ci sono sentenze che sembrano dargli ragione, queste sono riferite a casi di specie particolari, mentre nel caso generale come il tuo vale la sentenza che ho citato io, anche se vecchia di oltre cinquant'anni.

Bisogna stare attenti a quello che si legge. Quando trovi scritto che "della spesa tale risponde il venditore" non basta per dire che tu ti puoi chiamare fuori. Tu devi poterti chiamare fuori dall'applicazione del principio di solidarietà passiva, che ti rende solidale col venditore per il periodo che ormai ben sappiamo.
Il fatto che tu sia obbligato in solido, però, non significa che il debito diventa tuo, ma che se il venditore non paga, paghi tu in quanto solidale (in pratica, è come se tu avessi messo una firma a garanzia del suo debito).
Questo non significa che lui è sollevato da ogni obbligo, perché tu, dopo aver pagato al suo posto, puoi, almeno in teoria, rivalerti su di lui,. Questo è una conferma che è assolutamente corretto affermare che del debito verso il condominio risponde il venditore... ma per dire che tu non puoi essere chiamato a pagare, bisogna che ci siano gli estremi per poter affermare che non puoi essere chiamato a rispondere in solido del suo debito.

SPESE STRAORDINARIE ACQUISTO ALL ASTA , leggi il messaggio del 24 ottobre 2019.
 

Luca2222

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
L'ho ben letto e l'ho anche citato, se hai visto, e proprio perché l'ho letto ho risposto.

Ma Dimaraz si sbaglia, perché anche se ci sono sentenze che sembrano dargli ragione, queste sono riferite a casi di specie particolari, mentre nel caso generale come il tuo vale la sentenza che ho citato io, anche se vecchia di oltre cinquant'anni.

Bisogna stare attenti a quello che si legge. Quando trovi scritto che "della spesa tale risponde il venditore" non basta per dire che tu ti puoi chiamare fuori. Tu devi poterti chiamare fuori dall'applicazione del principio di solidarietà passiva, che ti rende solidale col venditore per il periodo che ormai ben sappiamo.
Il fatto che tu sia obbligato in solido, però, non significa che il debito diventa tuo, ma che se il venditore non paga, paghi tu in quanto solidale (in pratica, è come se tu avessi messo una firma a garanzia del suo debito).
Questo non significa che lui è sollevato da ogni obbligo, perché tu, dopo aver pagato al suo posto, puoi, almeno in teoria, rivalerti su di lui,. Questo è una conferma che è assolutamente corretto affermare che del debito verso il condominio risponde il venditore... ma per dire che tu non puoi essere chiamato a pagare, bisogna che ci siano gli estremi per poter affermare che non puoi essere chiamato a rispondere in solido del suo debito.

SPESE STRAORDINARIE ACQUISTO ALL ASTA , leggi il messaggio del 24 ottobre 2019.
Ma scusami, la corte di cassazione dice che spettano al venditore, che non sono io.

Il venditore giusto per specificare è morto, non so se gli eredi sono aggredibili.
In ogni caso nella perizia dell'asta non viene fatto cenno di spese straordinaria, tuttavia come detto in precedenza è una perizia datata inizio 2018.

Detto questo, le spese straordinarie se ci sono dovrebbero essere divise tra chi ha preso la decisione, ovvero i condòmini presenti in quel momento al massimo.
 

davideboschi

Membro Ordinario
Altro Professionista
Ma scusami, la corte di cassazione dice che spettano al venditore
Mi auto-cito:
Quando trovi scritto che "della spesa tale risponde il venditore" non basta per dire che tu ti puoi chiamare fuori. Tu devi poterti chiamare fuori dall'applicazione del principio di solidarietà passiva, che ti rende solidale col venditore per il periodo che ormai ben sappiamo.
è assolutamente corretto affermare che del debito verso il condominio risponde il venditore... ma per dire che tu non puoi essere chiamato a pagare, bisogna che ci siano gli estremi per poter affermare che non puoi essere chiamato a rispondere in solido del suo debito
Quindi è vero che tali spese spettano al venditore... ma questo non ti aiuta. Citami piuttosto in quale caso la Suprema corte dice che l'acquirente non può essere chiamato a rispondere in solido. Perché questo è quello che ti frega.

In ogni caso nella perizia dell'asta non viene fatto cenno di spese straordinaria
Anche nei casi (meno della metà, per la mia esperienza) in cui il perito sia così coscienzioso da riportare l'entità delle spese condominiali di pertinenza dell'immobile, e dello scaduto non ancora onorato, non si azzarda mai a scrivere se sono in capo al venditore o all'acquirente, proprio perché dipende dalla data del futuro trasferimento di proprietà. E' giusto un'indicazione in più sullo stato giuridico dell'immobile alla data della perizia, che puoi prendere come una valutazione di massima, nulla più.

In ogni caso, qualsiasi cosa ci sia scritta nella perizia, l'unico modo per essere sicuri che non vi sono spese straordinarie è leggere i bilanci e le delibere del periodo precedente, che l'amministratore ti deve dare. Puoi anche chiedere all'amministratore, ma se questi è poco affidabile o troppo sbrigativo, allora meglio che parli la carta.
 

Luca2222

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Mi auto-cito:


Quindi è vero che tali spese spettano al venditore... ma questo non ti aiuta. Citami piuttosto in quale caso la Suprema corte dice che l'acquirente non può essere chiamato a rispondere in solido. Perché questo è quello che ti frega.


Anche nei casi (meno della metà, per la mia esperienza) in cui il perito sia così coscienzioso da riportare l'entità delle spese condominiali di pertinenza dell'immobile, e dello scaduto non ancora onorato, non si azzarda mai a scrivere se sono in capo al venditore o all'acquirente, proprio perché dipende dalla data del futuro trasferimento di proprietà. E' giusto un'indicazione in più sullo stato giuridico dell'immobile alla data della perizia, che puoi prendere come una valutazione di massima, nulla più.

In ogni caso, qualsiasi cosa ci sia scritta nella perizia, l'unico modo per essere sicuri che non vi sono spese straordinarie è leggere i bilanci e le delibere del periodo precedente, che l'amministratore ti deve dare. Puoi anche chiedere all'amministratore, ma se questi è poco affidabile o troppo sbrigativo, allora meglio che parli la carta.
Allora, io ho il bilancio 2017, 2018 e 2019, che mi è stato recapitato giorni fa insieme ad una convocazione in assemblea e un atto ingiuntivo inerente ad una questione del 2017 non di mia competenza (e anche qui siamo alla solita questione che mi ha messo tutti i costi a me senza fare distinzione).

Però è tutto messo insieme, cioè il saldo finale è dato da 2017 2018 e 2019 + saldi di es. precedenti (che penso siano antecedenti a questi anni), dove il totale è meno 3500 euro.

Ora, l'unica cosa nel bilancio c'è scritto il costo totale sostenuto in quel periodo dal condominio, che sinceramente non mi sembra tanto diverso dagli altri anni.
In più non leggo da nessuna parte spese straordinarie, ci sono solo sezioni di costi generali, costi cortile, costi scale e costi ascensore.

Però, non mi trovo su una questione, perchè dice totale gestione (2017 2018 2019) di competenza sono 1400 euro, e l'ex proprietario pagava 320 euro all'anno, quindi massimo doveva essere 1000 penso.
In ogni caso, ripeto non leggo spese straordinarie, e i documenti di ogni singolo anno non mischiati con i debiti precedenti non me li vuole inviare.
 

davideboschi

Membro Ordinario
Altro Professionista
io ho il bilancio 2017, 2018 e 2019
Il bilancio sta bene, devi avere anche i riparti per ciascuna unità immobiliare (al limite solo la tua, ma ci deve essere il riparto).
L'amministratore ti deve dare il dettaglio delle spese che ti chiede di onorare, è un tuo diritto. Chiedi cortesemente che te lo dia, se non te lo da fatti amico un condòmino o il capo casa, e chiedi che te le dia lui da fotocopiare.
Al limite, sapendo quanti millesimi hai, il conto per la tua unità immobiliare lo puoi fare da solo, ma è un lavoraccio.

Ovvio che, dopo che hai avuto i documenti, i conti te li devi controllare da solo. Non farti illusioni, spesso è un rompicapo, ma se ne viene fuori.
In definitiva, devi verificare se:
- ti hanno attribuito solo il periodo di competenza;
- ti hanno attribuito solo spese straordinarie deliberate nel periodo di competenza.
Se trovi delle discrepanze, puoi cercare di risalire alle cifre per vedere cosa ti hanno attribuito, che non dovevano.
Io una volta l'ho fatto e ho trovato più di 400 euro che non dovevo pagare. Siccome li avevo già pagati, ho mandato una mail dove chiedevo di stornarmeli dall'annata successiva. Ho dovuto insistere per avere una risposta, ma alla fine me li hanno stornati.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Ma Dimaraz si sbaglia, perché anche se ci sono sentenze che sembrano dargli ragione,

Dimaraz non sbaglia mai :innocente:...art 1 della Legge del Capo di cui riporto stralcio:

Articolo
1. Il capo ha ragione.
2. Il capo ha sempre ragione.
3. Nell'improbabile ipotesi che un dipendente avesse ragione, entrerebbero immediatamente in vigore gli articoli 1 & 2.
4. Il capo non dorme, riposa.
5. Il capo non mangia, si nutre.
6. Il capo non beve, degusta.
7.Il capo non è mai in ritardo, è stato trattenuto.
8. Il capo non lascia mai il lavoro, è richiesta altrove la sua presenza.
9.Il capo non legge mai il giornale in ufficio, si tiene informato.
10. Il capo non familiarizza con la segretaria, la educa.

Battute a parte trovo singolare che mi si addebitino errori di conoscenza su normative e giurisprudenza ...e poi si citi una sentenza del 1964...e si confonda venditore con acquirente.

Dimaraz mi ha detto solo quelle ordinarie.
Giusto?

Esatto.

Per la cronaca...io non ho l'abitudine di citare sentenze a caso e tantomeno senza averne letto l'integrale piuttosto che basarmi sui commenti di tanti articolisti sprovveduti.
 
Ultima modifica:
U

Utente Cancellato 1491

Ospite
La frase è ambigua (ma comprendo che gli inesperti non colgano il senso completo)...intende sottolineare la presenza di alcuni debiti che non saranno di competenza di chi compra...ma non che non ne esistano in assoluto a carico.



???
Quindi se hai nominato un legale doveva svolgere meglio il suo lavoro.



Intendevo dal 2014 e tutti i successivi si da avere piena visione di quelle che erano state le dinamiche che avevano determinato il debito.
La "prescrizione" si ha dopo 5 anni...quindi dei precedenti non ti devi curare.
Attenzione!.
I 5 anni sono solo per le spese ordinarie mentre per le spese straordinarie la prescrizione è 10 anni.
 

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Buonasera sono la Dott.ssa Angela Rita Di Candia di Manfredonia, due anni fà ho frequentato il corso abilitante per diventare amministratore di condominio, sono iscritta all'associazione ANACI e sono alla ricerca di condòmini da amministrare su Manfredonia.
Ho un'esperienza lavorativa di tre anni. Spero di avere presto riscontro.
Buona serata
Dimaraz ha scritto sul profilo di ciccio.
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