olynut
Membro Junior
- Condòmino proprietario
Buongiorno,
il nostro regolamento contrattuale specifica:
"Si obbliga ogni proprietario ad adibire le singole porzioni dell'edificio, dal 1°al 4° piano, ad uso specifico di abitazione o di ufficio tecnico, commerciale, professionale od altre destinazioni simili [...];
Le porzioni dell'edificio site al piano terra, potranno essere destinate a negozi, magazzini, depositi, laboratori artigianali, ad uffici anche pubblici, filiali di banche, ambulatori ecc.".
Secondo queste specificazioni, è possibile adibire anche le porzioni al piano terra ad abitazione, cambiando, quindi, la destinazione d'uso, o è escluso dal regolamento?
Faccio presente che le unità immobiliari al piano terra, non potevano essere adibite ad appartamenti, in quanto l'altezza delle pareti è di mt. 2,70, mentre quando è stato costruito il palazzo, l'altezza minima per l'abitabilità era di mt. 3; inoltre, tali unità non sono dotate di impianto del gas, proprio perché non era prevista la cucina.
Un ulteriore dubbio da parte di tutti i condòmini, deriva dal fatto che le portefinestre di una delle due unità, affacciano su un terrazzo condominiale, collegato al giardino, sempre condominiale, che diventerebbe di prevalente uso dell'abitazione, ovviamente.
Il regolamento prevede anche che: "In ogni caso non saranno consentite all'interno delle singole unità immobiliari opere che alterino comunque la stabilità dell'edificio o modifichino in qualunque modo l'andamento delle condutture di calore e del fumo, le condutture di scarico, le colonne principali dell'acqua potabile ecc. o possono comunque riuscire di pregiudizio agli altri condòmini".
In base a quest'altro punto, è possibile modificare l'impianto del gas per creare una cucina che non era prevista, e che quindi avrà bisogno anche di scarichi?
Preciso che già diversi anni fa è stato creato un appartamento al posto di un ufficio, al piano terra, e questo ha già provocato problemi alla pressione dell'acqua che arriva all'ultimo piano. Purtroppo, all'epoca, nessuno si è preoccupato di verificare che il cambio di destinazione d'uso fosse consentito.
Grazie per le eventuali risposte.
il nostro regolamento contrattuale specifica:
"Si obbliga ogni proprietario ad adibire le singole porzioni dell'edificio, dal 1°al 4° piano, ad uso specifico di abitazione o di ufficio tecnico, commerciale, professionale od altre destinazioni simili [...];
Le porzioni dell'edificio site al piano terra, potranno essere destinate a negozi, magazzini, depositi, laboratori artigianali, ad uffici anche pubblici, filiali di banche, ambulatori ecc.".
Secondo queste specificazioni, è possibile adibire anche le porzioni al piano terra ad abitazione, cambiando, quindi, la destinazione d'uso, o è escluso dal regolamento?
Faccio presente che le unità immobiliari al piano terra, non potevano essere adibite ad appartamenti, in quanto l'altezza delle pareti è di mt. 2,70, mentre quando è stato costruito il palazzo, l'altezza minima per l'abitabilità era di mt. 3; inoltre, tali unità non sono dotate di impianto del gas, proprio perché non era prevista la cucina.
Un ulteriore dubbio da parte di tutti i condòmini, deriva dal fatto che le portefinestre di una delle due unità, affacciano su un terrazzo condominiale, collegato al giardino, sempre condominiale, che diventerebbe di prevalente uso dell'abitazione, ovviamente.
Il regolamento prevede anche che: "In ogni caso non saranno consentite all'interno delle singole unità immobiliari opere che alterino comunque la stabilità dell'edificio o modifichino in qualunque modo l'andamento delle condutture di calore e del fumo, le condutture di scarico, le colonne principali dell'acqua potabile ecc. o possono comunque riuscire di pregiudizio agli altri condòmini".
In base a quest'altro punto, è possibile modificare l'impianto del gas per creare una cucina che non era prevista, e che quindi avrà bisogno anche di scarichi?
Preciso che già diversi anni fa è stato creato un appartamento al posto di un ufficio, al piano terra, e questo ha già provocato problemi alla pressione dell'acqua che arriva all'ultimo piano. Purtroppo, all'epoca, nessuno si è preoccupato di verificare che il cambio di destinazione d'uso fosse consentito.
Grazie per le eventuali risposte.