Salve,
sono nuova del forum e vorrei sottoporre a voi il mio problema sperando che possiate aiutarmi.
Ho acquistato un appartamento all'ultimo piano di un condominio di totale 6 appartamenti (confino col sottotetto di proprietà condominiale) e, dovendo fare lavori di ristrutturazione, ho chiesto all'amministratore di poter installare la caldaia all'esterno, su un terrazzo di mia proprietà.
Lui mi ha detto che non ci sarebbero stati problemi se questa non si fosse vista (io intenderei coprirla con un mobiletto dello stesso colore della facciata), comunque mi ha invitato a chiedere anche ai condòmini. Così ho fatto. Inoltre alla prima assemblea utile ho chiesto di inserire all'ordine del giorno la mia richiesta. Quando sono arrivata all'assemblea, con leggero ritardo (convocata per le 18 ed iniziata alle 17.45) l'amministratore ha fatto finta di scordarsi della mia richiesta. Ho posto io il quesito agli altri condòmini in sede assembleare, i quali si sono espressi positivamente, pertanto pensavo di aver risolto la questione, se non fosse che l'amministratore non solo non ha verbalizzato questo punto, ma, dietro mia cortese richiesta, mi ha riferito che sono arrivata che l'assemblea era già chiusa, alle 18.05 (non me l'aveva detto prima), pertanto non poteva modificare il verbale.
Non so ora come comportarmi, posso procedere con l'installazione o no? Avrei pensato di far firmare un foglio in cui scrivere che, come deciso durante l'assemblea condominiale del .... ogni condòmino attesta il suo nulla osta a farmi installare fuori la caldaia, e chiederei poi all'amministratore di verbalizzare ciò alla prima assemblea utile.
Avete dei consigli su come comportarmi? Non vorrei ritrovarmi ad avere delle noie e dover poi portare la caldaia all'interno con aumento dei costi.
Spero di essere stata chiara nell'esporre il problema,
vi ringrazio per l'aiuto.
E.
sono nuova del forum e vorrei sottoporre a voi il mio problema sperando che possiate aiutarmi.
Ho acquistato un appartamento all'ultimo piano di un condominio di totale 6 appartamenti (confino col sottotetto di proprietà condominiale) e, dovendo fare lavori di ristrutturazione, ho chiesto all'amministratore di poter installare la caldaia all'esterno, su un terrazzo di mia proprietà.
Lui mi ha detto che non ci sarebbero stati problemi se questa non si fosse vista (io intenderei coprirla con un mobiletto dello stesso colore della facciata), comunque mi ha invitato a chiedere anche ai condòmini. Così ho fatto. Inoltre alla prima assemblea utile ho chiesto di inserire all'ordine del giorno la mia richiesta. Quando sono arrivata all'assemblea, con leggero ritardo (convocata per le 18 ed iniziata alle 17.45) l'amministratore ha fatto finta di scordarsi della mia richiesta. Ho posto io il quesito agli altri condòmini in sede assembleare, i quali si sono espressi positivamente, pertanto pensavo di aver risolto la questione, se non fosse che l'amministratore non solo non ha verbalizzato questo punto, ma, dietro mia cortese richiesta, mi ha riferito che sono arrivata che l'assemblea era già chiusa, alle 18.05 (non me l'aveva detto prima), pertanto non poteva modificare il verbale.
Non so ora come comportarmi, posso procedere con l'installazione o no? Avrei pensato di far firmare un foglio in cui scrivere che, come deciso durante l'assemblea condominiale del .... ogni condòmino attesta il suo nulla osta a farmi installare fuori la caldaia, e chiederei poi all'amministratore di verbalizzare ciò alla prima assemblea utile.
Avete dei consigli su come comportarmi? Non vorrei ritrovarmi ad avere delle noie e dover poi portare la caldaia all'interno con aumento dei costi.
Spero di essere stata chiara nell'esporre il problema,
vi ringrazio per l'aiuto.
E.