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Slowhand

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Altro Lavoratore
Ho ricominciato a seguire le discussioni che condominiopro propone.
La cosa che salta agli occhi è che i condòmini NON HANNO FIDUCIA negli amministratori, e quando pure la hanno, è molto poca.
Allora mi chiedo e vi chiedo: in che modo si può avere fiducia e dimostrare che la stessa è meritata?
Parliamone, se volete...
 

Slowhand

Membro Ordinario
Altro Lavoratore
Credo si possa tranquillamente tracciare il profilo dell'amministratore onesto e competente, ma bisogna che lo stesso sia condiviso, altrimenti è come cantarsela e suonarsela: gli altri non partecipano e in condominio ciò è sicuro segno di sfiducia.
Quindi condividiamo le idee e chissà che non ne esca qualcosa di buono.
Diamo vita ad un brainstorming...
 

Slowhand

Membro Ordinario
Altro Lavoratore
Mangiato "pesante"?
:risata:

No, mi chiedevo se siamo in grado di scatenare una "tempesta di cervelli" per riuscire a definire le indispensabili capacità tecniche ed organizzative dell'amministratore ideale.
La fiducia la deve conquistare, ma anche qui c'è molto da dire.
Propongo semplicemente uno scambio di idee, che possono essere confrontate, condivise, apprezzate, modificate magari, fino a giungere al profilo tipo, nel quale il condòmino potrà riconoscere o meno il suo amministratore e, in quest'ultimo caso, credo sia opportuno cambiarlo.
Ci riusciamo?
 

queenann

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
La scarsa fiducia negli amministratori risiede da un lato dalla scarsa comprensione del loro lavoro e dall'altro dalla atavica diffidenza verso chi gestisce denaro. Diceva il proverbio: "chi amministra e non si arricca, piglia la corda e vallo a impicca". Del resto non ci mancano esempi dall'alto, molto in alto.
Ma voglio fermarmi sul primo punto, la scarsa comprensione del loro lavoro, che poi mi sembra in realtà una scarsa comunicazione.
L'amministratore viene spesso preso come un "factotum" condominiale in servizio permanente effettivo H24 e G7. Ne abbiamo esempi a dozzine in questo blog: dal mancato spurgo, alla monnezza in strada davanti al portone, ai litigi tra condòmini. Non ho mai sentito un amministratore dire:"Signori, io devo far rispettare il regolamento di condominio e questo è quanto. Se litigate c'è il tribunale, se il monnezzaro non viene, prendetevela con il sindaco, se lo spurgo non esce non posso venire io a pulire".
Altra scarsa comunicazione nel campo dei lavori: quasi nessuno comprende che dietro un appalto c'è tutta una contabilità civilistica e fiscale tra le più bizantine al mondo per cui il 3% dell'importo appaltato è un emolumento appena decente. Se però si chiedesse ad un condòmino di fare lui la contabilità della ripulitura delle scale forse lo capirebbe. Ma gli amministratori questo non lo dicono, anzi molti incoraggiano lavori su lavori. Quanto hanno fatturato gli amministratori sul 110%, sui bonus facciate e giardino, sul fascicolo fabbricato, sulla suddivisione spese riscaldamento etc? Tutti buoni a fare i conti ma poco attenti alle ore e ore perse a discutere con la ditta, con gli uffici comunali, con il responsabile di cantiere.
Credo che un amministratore onesto e competente debba essere prima di tutto un buon comunicatore, sappia educatamene mettere i paletti a pretese di chi non ha mai avuto neanche una donna a ore e non gli pare vero di avere il servo in casa.

Il punto dolente delle "creste" e delle appropriazioni purtroppo mi pare poco risolvibile: ho tutta una esperienza di amministratori che non hanno pagato fatture e hanno inguattato i soldi altrove, amministratori che ogni tre anni mettevano tra i lavori il "rifacimento della trave portante dell'ascensore"(che si fa ogni 20 anni) o conteggiavano cambio di 25 lampadine in un condominio di tre piani a tre lampade a piano fino al colmo del "lavaggio tende" dove tende...non c'erano
Oggi una qualunque azienda ha un collegio sindacale, un organismo di sorveglianza, la società di certificazione bilanci e un ufficio interno di controllo di gestione. Molti amministratori hanno società. Se avessero dei certificatori che, random, controllassero ogni anno il 10% dei conti dei condòmini amministrati certificandone l'aderenza e veridicità dei rendiconti, forse un poco di fiducia verrebbe a nascere.

E con fiducia che non vi siete spazientiti a leggere le mie elucubrazioni, faccio a tutti i miei migliori auguri di 2023 ... migliore in salute, tranquillità e pace.
 

Dimaraz

Moderatore
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Altro Professionista
:risata:

No, mi chiedevo se siamo in grado di scatenare una "tempesta di cervelli" per riuscire a definire le indispensabili capacità tecniche ed organizzative dell'amministratore ideale.
Ci riusciamo?
È un esercizio "inutile":
- i requisiti "minimi" sono indicati nelle norme
- la fiducia non è una cosa che impari ma che maturi dimostrando nel tempo le capacità professionali ed umane. Che sia deleterio presentarsi travestito da clown (iperbole) non serve una lezione.



Tutti buoni a fare i conti ma poco attenti alle ore e ore perse a discutere con la ditta, con gli uffici comunali, con il responsabile di cantiere.
Direi che un compenso in percentuale (su lavori straordinari) dove la quota sia stabilita ad inizio mandato diventa una "cuccagna" nei grandi complessi.
 

Slowhand

Membro Ordinario
Altro Lavoratore
La scarsa fiducia negli amministratori risiede da un lato dalla scarsa comprensione del loro lavoro e dall'altro dalla atavica diffidenza verso chi gestisce denaro.
Vero, i condòmini non capiscono il lavoro dell'amministratore.
Perché allora gli amministratori non si adoperano facendo relazioni ai bilanci più pregnanti e meno fumose? Sarebbe già un passo.
La diffidenza l'avevo già citata, per questo propongo di mettere come prima necessità:
Relazione allegata al bilancio chiara, semplice, completa ed esaustiva.
Un amministratore che si attiene a questa regola merita un po' di fiducia.

Buon Natale a tutti.
 

Dimaraz

Moderatore
Membro dello Staff
Altro Professionista
Relazione allegata al bilancio chiara, semplice, completa ed esaustiva.
Quello che può apparire semplice e chiaro a te o me ...non lo è per altri.
Premesso che la norma non prescrive una "formulazione" pari ai Bilanci Societari e Giurisprudenza ammette anche un banale "conto per cassa" invece che per "competenza", e che un diploma in Ragioneria non è obbligatorio... come puoi pensare ad una "relazione esplicativa" ?
Quando si presenta il Bilancio in assemblea c'è tutto il tempo di chiedere e farsi spiegare il significato...ma molti fanno finta di capire per non dimostrare le mancanze "culturali".
 

Slowhand

Membro Ordinario
Altro Lavoratore
Premesso che spesso non la fanno proprio la relazione, non è chiedere troppo di scrivere almeno i chiarimenti alle spese fatte.
In particolare quelle originariamente non comprese nel preventivo vecchio, gli aumenti a cosa sono dovuti, o ancora le motivazioni che sottendono le previsioni di spesa.
Il preventivo può considerarsi un atto d'indirizzo, quindi rispettarlo significa avere avuto una corretta visione dell'anno, se lo sbilancio a consuntivo è eccessivo, ma non ci sono motivi straordinari che lo hanno provocato, qualcosa non va.
 

Franci63

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
Perché allora gli amministratori non si adoperano facendo relazioni ai bilanci più pregnanti e meno fumose? Sarebbe già un passo.
Chi legge il bilancio prima dell’assemblea è una minoranza davvero risicata, per la mia esperienza: quindi relazioni più pregnanti non sarebbero apprezzate, credo.
Secondo me l’amministratore, per essere apprezzato, deve essere autorevole ma non autoritario, disponibile all’ascolto senza essere uno zerbino, equidistante dalle esigenze dei singoli condòmini, puntuale nell’eseguire quanto deliberato, ovviamente competente ed onesto.
Ho immobili in diversi condominii, e solo in uno di questi l’amministratore è veramente all’altezza delle ragionevoli aspettative dei condòmini: infatti lo rieleggiamo senza nessun ripensamento da parecchi anni, ed è il condominio meno conflittuale e problematico che io conosca (anche grazie all’amministratore).
Altrove ne ho viste di ogni: uno veramente incapace, uno che crede di poter comandare a bacchetta l’assemblea e se qualcuno osa contraddirlo diventa isterico, uno poco onesto, e uno poco di polso, tanto da dipendere dal volere di un paio di consiglieri prevaricatori.
Quando ho potuto, ho preso iniziative per sostituire gli amministratori poco soddisfacenti, ma non sempre è possibile per l’obiettivo disinteresse di gran parte dei proprietari.
 

Slowhand

Membro Ordinario
Altro Lavoratore
Questo è il punto.
Se non leggono, come fanno a dire che uno è disonesto? E quei pochi che leggono, non capiscono se è fatta bene e veritiera la relazione? Va bene, se vogliamo difendere i condòmini e dare addosso all'amministratore...
 

Seth

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
Secondo me il modo migliore per verificare le capacità di “guida”, comunicazione e trasparenza di un amministratore sarebbe farsi invitare come ospite / spettatore a una riunione di un condominio che amministra e vedere come affronta i vari dossier. Ovvio ci deve essere anche onestà dietro le quinte, meno facile da verificare.
 

Seth

Nuovo Iscritto
Condòmino proprietario
uno poco di polso, tanto da dipendere dal volere di un paio di consiglieri prevaricatori.
Quando ho potuto, ho preso iniziative per sostituire gli amministratori poco soddisfacenti, ma non sempre è possibile per l’obiettivo disinteresse di gran parte dei proprietari.
Un atteggiamento che ho percepito a volte è dell’amministratore che più che altro si preoccupa di pararsi da possibili accuse, quindi la sua attenzione è prevalentemente quella di non assumersi responsabilità e prevenire liti da parte dei proprietari più agguerriti, prevaricatori, o comunque con capacità tecnico giuridiche. Il signor Quieto Vivere.
 

Franci63

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
Se non leggono, come fanno a dire che uno è disonesto?
Molti si fanno influenzare da quelli che credono più competenti, e spesso sono invece solo più “impiccioni”.
E quei pochi che leggono, non capiscono se è fatta bene e veritiera la relazione?
Di solito lo capiscono, e se non capiscono fanno domande pertinenti in assemblea.
Va bene, se vogliamo difendere i condòmini e dare addosso all'amministratore...
Questa, permettimi, mi pare una frase piena di preconcetti: il buon senso dovrebbe suggerire di criticare solo i comportamenti scorretti o poco chiari, da chiunque provengano.
 

Slowhand

Membro Ordinario
Altro Lavoratore
Appunto!
Se non capisci, chiedi e ti sarà spiegato,
se capisci, e c'è errore o dolo, dillo,
ma non parlare alle spalle dell'amministratore di turno, che non serve a nessuno, salvo impedire serene discussioni e gettare "fango" nel ventilatore.
 

bastimento

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
Sottoscrivo le osservazioni di Franci63 del post #12. Aggiungerei un punto che vedo non viene mai citato da chi è intervenuto.

Oltre alla onestà e correttezza nella redazione dei bilanci, che metto come voi al primo posto come requisito, non trascurerei anche il livello di competenza "tecnica" per quanto riguarda la valutazione dei preventivi e dei lavori relativi.
Quando ci vengono passati preventivi di € 2750+IVA per impermeabilizzare tettuccio, ritinteggiare volta del tettuccio (4 mq), e spalletta in muratura (8 mq), del cancelletto esterno pedonale, mi cascano le braccia.
Per non citare altri casi ben più macroscopici, dove siamo stati costretti a cercarci imprese che senza nemmeno contrattare, espongono prezzi sotto il 50% rispetto alla ditta che collabora con la amministrazione.

Approfitto per rinnovare a tutti gli auguri di Buon Natale.
 

Slowhand

Membro Ordinario
Altro Lavoratore
Bisogna riflettere anche su questo.
Quando si presenta un preventivo (l'amministratore non dovrebbe, a meno che non sia sollecitato a farlo)non significa che lo si è "manovrato"(per non dire gonfiato).
Semplicemente, bisogna, prima, stabilire che lavori si chiedono, per poterli confrontare, poi si sceglie, ma non è detto che il.piu e economico sia il migliore.
 

bastimento

Membro Ordinario
Condòmino proprietario
Bisogna riflettere anche su questo.
Quando si presenta un preventivo (l'amministratore non dovrebbe, a meno che non sia sollecitato a farlo)non significa che lo si è "manovrato"(per non dire gonfiato).
Semplicemente, bisogna, prima, stabilire che lavori si chiedono, per poterli confrontare, poi si sceglie, ma non è detto che il.piu e economico sia il migliore.
D'accordo. Ma non voglio dire che certi preventivi sono manovrati dall'amministratore. Nel caso che citavo, l'Amministratore ha sempre evidenziato scarsa competenza riguardo agli interventi classici di condominio: ma come "ragioniera" , contabilmente la abbiamo sempre considerata corretta.
Per superare quel limite, essendosi sviluppata (e pure parecchio) l'attività ed il nr di condominii amministrati, ha a qualche titolo associato un geometra, che ha pure una sua impresa: e quando occorre fare un sopralluogo e indicare una soluzione, interviene costui che poi finisce per presentare anche il suo preventivo.
Ora si è constatato che i possibili casi sono due: o il tizio ci marcia, o non sa stimare i lavori.
 

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