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Pietrost

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Condòmino proprietario
Buongiorno: due anni fa , acquistando l'appartamento dove attualmente vivo, in sede di lavori, abbiamo effettuato il distacco dall'impianto di riscaldamento centralizzato. L'amministratore ne era a conoscenza verbale e nessun condòmino nelle varie riunioni che si sono susseguite da agosto 2016 ha mai fatto alcuna opposizione. Abbiamo pagato il costo condominiale e la totalità delle spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto, come da tabelle millesimali, e la quota involontaria, stabilita dal regolamento condominiale pari ad un quarto dei costi. Tutto questo da due anni. Ora, a distanza, l'amministratrice nella convocazione della prossima assemblea straordinaria , mette ai punti all'ordine del giorno l'autorizzazione al distacco dall'impianto centralizzato del nostro appartamento. Premetto che il precedente proprietario, avendo avuto la casa vuota per anni, aveva chiuso le manopole dei caloriferi e pagato, pur non essendoci le valvole , solo il 25% dei consumi. Nel periodo 2016/2017 in cui le valvole non erano state ancora applicate nessun problema si è verificato .Successivamente all'adeguamento fatto per apporre le valvole, conclusosi nell'anno 2017/2018, in alcuni appartamenti, in cui ci sono studi medici o sono abitati solo in pochi periodi dell'anno, hanno chiuso le valvole , obbligando chi vive costantemente la casa, ad aumentare i gradi per riscaldare la casa.... trovandosi a pagare importi più alti rispetto al passato. Premetto che nel palazzo, di 28 appartamenti, siamo staccati solo in due e che il nostro impianto ha un termostato fisso sui 21° gradi tutto il giorno , abbiamo infissi che evitano la dispersione del calore, controsoffitti e pavimento in parquet. E' giusto che dopo tutto questo tempo l'amministratrice porta a conoscenza in modo ufficiale la richiesta per autorizzarci al distacco? In caso di diniego a tale distacco cosa dobbiamo aspettarci? Ringrazio per una chiarificazione
 

Dimaraz

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E' giusto che dopo tutto questo tempo l'amministratrice porta a conoscenza in modo ufficiale la richiesta per autorizzarci al distacco?

E' sbagliato che non vi abbiano contestato prima la cosa...ma una informativa "verbale" non è di certo a vostra discolpa.

In caso di diniego a tale distacco cosa dobbiamo aspettarci?

Sinceramente non comprendo il senso della domanda: se il distacco vi viene negato in teoria dovreste riallacciarvi. Ma ne l'amministratore ne l'assemblea potrà imporvi di adempiere...ma può farlo un Giudice cui dovranno fare ricorso.
Obbiettivamente fintanto che pagate quota consumi involontari e spese per riparazioni e manutenzioni non vedo quale "vantaggio" potrebbero trarre.

E mi pare di aver già spiegato che non potrete mai esonerarvi dal pagamento di quelle spese.
 

Pietrost

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Condòmino proprietario
Comprendo che una comunicazione verbale non è a nostra discolpa, ma avendoci addebitato da quando abbiamo acquistato e fatto i lavori (agosto 2016) i costi condominiali come condòmini distaccati, non può dire che non sapeva del nostro distacco. Non abbiamo assolutamente contestato alcun addebito. Solo se nell'esercizio 2016/2017 nessun aumento dei costi di riscaldamento è stato rilevato , e noi eravamo già distaccati, non può addebitare al nostro distacco l'aumento rilevante di consumi dell'esercizio 2017/2018 , causato, come già specificato dall'utilizzo differenziato fatto da tutti i condòmini dopo la messa a regime delle valvole avvenuta a novembre 2017.
 

Dimaraz

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Comprendi che non posso valutare da lontano una questione complessa in modo "efficace" solo sulla base di un resoconto scarno.

Che i costi siano "complessivamente" aumentati dopo l'installazione di valvole e contabilizzatori è illogico se le temperature medie stagionali sono state simili.
Cosa diversa i costi che alcuni si sono visti arrivare (in aumento) rispetto al solito.
È ovvio che se qualcuno spende meno (perché tiene chiuso il riscaldamento) altri si trovano a dover compensare (calore rubato).
Esiste norma che stabilisce la possibilità/obbligo che il termotecnico incaricato riparametri i criteri elevando la quota "consumi involontari" anche a quote hen superiore al 25% che indichi.
 

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Buonasera sono la Dott.ssa Angela Rita Di Candia di Manfredonia, due anni fà ho frequentato il corso abilitante per diventare amministratore di condominio, sono iscritta all'associazione ANACI e sono alla ricerca di condòmini da amministrare su Manfredonia.
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